PIACENZA, "La fine del comunismo è la dimostrazione storica del fallimento della teismo materialista" lo dice, in occasione della festa della Libertà che celebra la Caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989), il Consigliere Regionale Luigi Francesconi (PdL) ricordando Giovanni Paolo II, "Uno dei protagonisti, insieme a Reagan, Kohl e Gorbachev di quella stagione di cambiamento"."Come spesso ricordava Giovanni Paolo II – prosegue – il comunismo, imponendo in maniera autoritaria la negazione dell’identità nazionale, culturale e religiosa di ciascuna persona in nome del collettivismo e del conformismo, aveva in sé le radici della sua rovina poiché l’uomo, per sua natura, desidera la libertà e fa di tutto per ottenerla.Le rivolte pacifiche e puntualmente represse nel sangue di Budapest, Praga e Danzica altro non sono state che la progressiva presa di coscienza di questa esigenza di libertà che è esplosa in modo dirompente ed incontenibile nel 1989 con il definitivo sgretolamento del blocco sovietico e l’affermazione della democrazia nell’Est Europa. La caduta del Muro di Berlino, pietra di scandalo e segno delle contraddizioni della Guerra Fredda, non è stato che il simbolo più eclatante della rivoluzione democratica in atto.Il mattino del 10 novembre di vent’anni fa l’Europa intera, così come era avvenuto per l’Occidente dopo la caduta del nazismo, si è svegliata più libera e consapevole del fatto che fosse giunta per essa una nuova stagione di unità, democrazia e pace sulla scorta di quei grandi pilastri che avevano costituito la lotta a tutte le dittature: la centralità della persona, la sussidiarietà, il rispetto, la dignità, la solidarietà, lo stato di diritto .Questi valori sono insiti nella storia stessa dell’Europa poiché derivano dalla cultura Cristiana che permea tutto il Continente, per questo ai tanti laicisti che ancora oggi ci sono ricordo la lezione che ci ha dato il 9 novembre 1989: il materialismo spersonalizzante ha sempre la peggio.""Questa ricorrenza – conclude Francesconi – sia quindi l’occasione non solo per celebrare la fine delle dittature in Europa e del comunismo storico, ma anche per ribadire con forza i valori della nostra tradizione Cristiana."