COPRA MORPHO – ZEPA MAROSTICA 93-60 (23-10, 48-28,
69-40)COPRA MORPHO: Angiolini 15, Coccoli, Mambretti 8,
Boni 22, Degli Agosti 2, Quartieri 6, Trapella 6, Gamba 15, Delle Donne 7, Sacco
12. All. PiazzaZEPA MAROSTICA: Benassi 5, Montanari 2,
D’Affuso 4, Crosato 7, Campiello 12, Tonzig 5, Seganfreddo 6, Guidi, Infanti 17,
Framba 2. All. RugoARBITRI: Patrizio Majer, Antonio
Castagnaro.Quello che si doveva vedere si è visto. Vittoria, bel gioco,
una partita che può alimentare le speranze piacentine di compiere un’altra
stagione da protagonista.Il Copra Morpho si presentava a
questa sfida dopo due sconfitte, cosa alla quale non era più abituato, e
soprattutto dopo che due settimane fa in casa aveva lasciato strada agli
avversari, cosa che non accadeva da più di un anno.Ieri invece la Zepa
Marostica ha trovato al PalAnguissola il semaforo rosso. Forse quella vicentina
non sarà una squadra che lotterà per le prime posizioni, ma poco importa, questa
considerazione non scalfisce di una virgola la buona prestazione dei
biancorossi. Più reattivo sui rimbalzi che nelle precedenti occasioni, sempre
presente nel tiro dalla linea dei tre punti, con quattro giocatori in doppia
cifra, con una difesa che ha reso le azioni avversarie telecomandate, il Copra
Morpho è stato bravo a non complicarsi la vita e a fare capire a Marostica sin
dall’inizio quanto sarebbe stata difficile la sua serata. In tal senso
indicativa è la difficoltà del quintetto di Rugo nel tiro da tre punti, che si è
dovuto assestare sul 29 per cento, molto al di sotto della media della squadra.
SOLLECITUDINE – L’inizio gara è speculare a quello della
scorsa domenica, unica differenza – non da nulla peraltro – è che nella parte
della lepre c’è questa volta il Copra Morpho. Il parziale di
13-0 iniziale, complice un Marostica che litiga con il canestro, dà fiducia agli
uomini di Piazza, rinvigoriti negli ultimi minuti del primo quarto dall’ingresso
di Claudio Sacco che dà fondo a un buon repertorio sia dalla lunga distanza sia
nel tagliare la difesa ospite, accumulando otto punti personali. Lo scatto è
potente e spiazza i rivali: si era chiesto a Piacenza un inizio partita
all’altezza, la risposta è stata positiva.Leggermente più equilibrati i
secondi dieci minuti, quando il Copra Morpho riesce comunque a
mantenere stabilmente una ventina di punti di vantaggio afferrati grazie alle
triple suddivise fra Quartieri, Delle Donne, Mambretti e
Angiolini.CONTINUITA’ – Era l’altro aspetto che sino a ieri
era mancato. La continuità nell’arco della stessa partita. C’è stato anche
questo, con il punteggio capace di dilatarsi sino a quasi trenta punti alla fine
del terzo parziale e arrivare anche a quaranta successivamente. «Siamo stati
bravi sotto il profilo psicologico – dice Piazza – dopo due
sconfitte non era facile iniziare con questo sprint. La bravura nei rimbalzi e
la difesa sono state le chiavi per ottenere questa vittoria».Applausi per
tutti, dunque, anche per una panchina che ha saputo mettere del suo in questo
successo.Era importante una prova così, fermo restando che si attendono ora
conferme anche contro formazioni più pericolose. Tra sette giorni i biancorossi
sono attesi sul campo del Como per confermare quanto di buono fatto vedere
ieri.