Con la firma del protocollo di intesa tra il Ministero dell’Istruzione e la Coldiretti, prende il via anche quest’anno, per il nono consecutivo, il progetto di "Educazione alla campagna amica" "che porta tra i banchi delle scuole elementari e medie, spiega la responsabile relazioni esterne Elisabetta Montesissa, le proprie proposte per formare consumatori consapevoli sui principi di una sana alimentazione, nonché della stagionalità dei prodotti, ricostituendo l’inscindibile legame agricoltura- territorio e benessere".Non a caso, anche per il 2009, tra i progetti didattici più importanti e significativi selezionati dal comune di Piacenza per incentivare la qualificazione scolastica, è stato scelto, tra i numerosi presentati, quello di Coldiretti Piacenza, che stavolta, attraverso lo slogan coniato per l’occasione, ovvero "Mangi locale, cresci fenomenale ", intende porre l’attenzione dei ragazzi sul rapporto tra cibo e storia del nostro territorio, per ribadire che i prodotti locali sono il frutto di un antico patrimonio di conoscenze alimentari, di grande tradizione e consolidato sapere, esattamente quanto le altre elevate espressioni culturali che caratterizzano il nostro territorio". Inoltre Coldiretti in stretta sinergia con la Prefettura, ha collaborato per la Giornata mondiale dell’alimentazione indetta dalla Fao che proprio quest’anno ha posto in primo piano il tema della sicurezza alimentare.Va ricordato, spiega la Montesissa, che la nostra provincia, è una culla della gastronomia regionale, dove cultura e cibo rappresentano un binomio inscindibile che va difeso contro la globalizzazione che, al contrario, sforna solo prodotti anonimi ed indistinti. Noi invece abbiamo alla base di questo sistema agro-alimentare, un patrimonio di autentiche tradizioni da proteggere, valorizzare e far conoscere ai più giovani, anche in chiave di opportuna istruzione alimentare, fondamentale, pure per combattere sovrappeso ed obesità, purtroppo sempre più diffuse tra i ragazzi. Con la Provincia, come ha più volte ribadito l’assessore Filippo Pozzi, collaboriamo a questa fondamentale opera educativa. Noi, tramite questa operazione di formazione, diciamo no al "cibo spazzatura", ad uno stile di vita non salutare e ad una tavola purtroppo dominata esclusivamente dagli stereotipi modernisti. Quest’anno lo faremo soprattutto sollecitando la curiosità verso le nostre tradizioni agroalimentari, al legame con il territorio, che attingono a quel ricchissimo bacino di prodotti tipici locali di cui il nostro Paese va giustamente fiero".