E’ il piacentino Pierluigi Bersani il nuovo segretario del Partito Democratico italiano.Ieri, in tutto il paese si sono tenute le primarie che hanno visto l’ex ministro dell’economia, trionfare su gli altri due contendenti Franceschini, segretario uscente e Ignazio Marino.Anche Piacenza è stata protagonista di queste primarie. In totale sono stati 14mila e 86 persone le persone che hanno preso parte alla consultazione interna.Bersani nella nostra provincia, si è attestato al 65,46%, seguito da Franceschini al 22,83 % e Ignazio Marino che si ferma all’11,82 %.In queste primarie, si decideva anche il rinnovo dei vertici regionali e del consiglio. Il candidato di Bersani Bonaccini si è attestato al 63, 54%, la Bastico, candidata di Franceschini al 24,84 % e Casadei, in forza a Marino va l’11,59 %.Vanno così all’assemblea nazionale tre delegati in forza a Bersani su quattro ovvero: Paola De Micheli, Paolo Botti e Roberta Valla, il quarto è Silvio Bisotti di scuola Franceschini. Vanno all’assemblea Regionale i delegati piacentini: Barbara Corso, Roberto Reggi, Nicoletta Barbieri, Floriano Zorzella, Giovanna Calciati, Mario Angelillo, Paola Gazzolo, Marco Bergonzi ed Elisabetta Rapetti.(Fonte ANSA)Sono circa tre milioni gli elettori che hanno votato alle primarie del Pd per eleggere il segretario. E’ il dato definitivo sull’affluenza quando ormai Pier Luigi Bersani e’ diventato il nuovo segretario dei Democratici.BERSANI, "VITTORIA DI TUTTI""Voglio cominciare con l’orgoglio per quanto successo oggi. Tre milioni di persone sono una grande prova di democrazia". Sono le prime parole con cui Pier Luigi Bersani ha annunciato la propria vittoria alle primarie. "E’ una vittoria di tutti. E nella vittoria di tutti c’é la mia vittoria", conclude il nuovo segretario."Farò il leader del Pd, ma lo farò a modo mio. Non il partito di un uomo solo ma un collettivo di protagonisti". Lo afferma il neosegretario del Pd, Pier Luigi Bersani, annunciando che "per prima cosa domani incontrerò un gruppo di artigiani a Prato perché bisogna rompere il muro tra politica e lavoratori".Il percorso congressuale e le primarie sono state da parte del Pd e dei candidati "una prova di trasparenza e spero che il nostro esempio induca qualcuno a riflettere sulla mancanza di trasparenza in altri soggetti politici a partire dalle forze che stanno al governo – ha aggiunto Bersani – Noi siamo stati un libro aperto, mentre non é ancora chiara la discussione in altri organismi politici a partire dalle forze che stanno al governo"."Siamo orgogliosi di essere quelli che stanno facendo un partito, realizzando così la Costituzione repubblicana, che conosce i partiti e non i popoli". Ha affermato Bersani . "Siamo orgogliosi – ha continuato – di fare un partito che non ha padroni, ma che fa dei congressi per scegliere chi li deve guidare". "Quella di oggi – ha concluso – è una vittoria di tutti, di iscritti ed elettori che, come ho sempre detto, non sono due razze diverse".”Voglio rivolgere una parola di amicizia e rispetto per Dario Franceschini e Ignazio Marino. Lavoreremo insieme per il nostro partito”. Cosi’ il neosegretario del Pd Pier Luigi Bersani ha offerto la collaborazione ai suoi rivali alle primarie. ”Voglio ringraziare – aveva esordito Bersani – Dario Franceschini che mi ha telefonato riconoscendo il risultato delle primarie”.FRANCESCHINI, CONTINUERO’ A LAVORARE NEL PARTITO”Gli ho telefonato – ha detto Franceschini – e gli ho dato atto di questo riconoscimento”. Franceschini ha sottolineato come non fosse giusto ”per il partito, per voi aspettare di vedere se ci sono due punti percentuali in piu’ o in meno: il dato politico e’ che la scelta dei nostri elettori e’ quella di eleggere Pier Luigi Bersani nostro segretario”.”Continuero’ a servire il mio partito come parlamentare e nel modo che sembrera’ piu’ utile”. Lo ha detto Dario Franceschini in una conferenza stampa in cui ha annunciato la vittoria di Bersani alle primarie. ”Questa non e’ una serata di delusione, e’ una serata di festa per tutto il partito perche’ ha vinto il Pd”.”Ora diventa irreversibile l’elezione del segretario del Pd attraverso le primarie” -ha aggiunto Franceschini – ”Il grande afflusso di cittadini ai seggi e’ il riconoscimento della forza del popolo delle primarie, che da oggi nessuno potra’ mettere in discussione”. Franceschini si e’ detto infine ”orgoglioso” di aver ”consegnato un partito rafforzato dalle primarie”.Pier Luigi Bersani è arrivato nella sede del Partito Democratico, pochi minuti dopo che Dario Franceschini aveva ammesso la sua vittoria alle primarie. Ad aspettarlo, al secondo piano della sede del Pd, Ignazio Marino che gli ha stretto la mano appena Bersani è uscito dall’ascensore. Bersani si è poi diretto verso l’ufficio di Franceschini."EFFETTO MARRAZZO" NEL LAZIO, -20%C’é chi già l’ha battezzato senza pietà ‘effetto Marrazzo’; e c’é chi, dal partito, minimizza. Ma è difficile non sospettare che davanti al calo tendenziale che sfiora il 20% dell’affluenza alle urne romane e laziali alle primarie del Pd non pesino le vicende legate allo scandalo di sesso, droga e ricatti che ha costretto all’autosospensione, e presto alle dimissioni, il presidente della Regione. Le cifre mostrano un calo di affluenza rispetto a due anni fa: alle 19 – cioé a un’ora dalla chiusura dei seggi – avevano votato circa 216 mila cittadini, contro i circa 300 mila delle primarie ‘veltroniane’ del 2007 (quando i seggi chiusero alle 22). E, salvo massicce corse al seggio dell’ultimo minuto, è arduo immaginare che i dati possano cambiare radicalmente. La mappa del voto per zone andrebbe ad avvalorare la tesi: il calo sarebbe più sentito a Roma città (con circa 120mila votanti contro i circa 180mila del dato finale del 2007) dove, ricorda qualcuno, è storicamente "più forte il voto d’opinione". In particolare a disertare di più le urne sarebbero state le periferie oltre il Grande raccordo anulare. Più stabile invece il dato nell’hinterland romano (circa 50 mila voti), così come le altre quattro province: Viterbo e Frosinone, a circa un’ora dalla chiusura dei seggi, si attestavano attorno ai 16mila voti; 13mila il dato di Latina, circa 6mila a Rieti. "L’affluenza è stata importante – ci tengono a sottolineare dal partito – e molti seggi sono stati costretti a fotocopiare schede e registri perché esauriti. Inoltre il Lazio rappresenta quest’anno come nel 2007 il 10% dei voti nazionali".