PIACENZA, "Un programma ispirato ai più alti valori della nostra tradizione" così il Capogruppo PdL Luigi Francesconi sulle Linee di Mandato della Giunta Trespidi approvate oggi dal Consiglio Provinciale."È una rivoluzione copernicana rispetto al passato – spiega Francesconi -, non è più l’ideologia materialista e burocratica a guidare le scelte della nostra Provincia ma gli ideali della cultura Cristiana, in particolare la centralità della persona, la sussidiarietà, la famiglia e la libertà.Non gli apparati ma i cittadini, le associazioni e gli Enti Locali saranno protagonisti della nuova stagione che si è aperta lo scorso giugno, in una logica di confronto e compartecipazione, non di imposizione dall’alto come avveniva durante gli anni della sinistra.Enumero alcuni dei più importanti elementi del programma: sostegno alle famiglie, specialmente a quelle più bisognose, incentivazione alla nascita di nuovi asili pubblici e privati, contributi alla locazione per le giovani coppie, per i giovani sostegno alla formazione, lotta alla dispersione scolastica e all’alternanza scuola-lavoro, sostengo al sistema universitario piacentino con la creazione di un unico polo fortemente interrelato con il territorio ed il contesto economico. Per quanto riguarda la sanità riduzione dei tempi d’attesa e della mobilità verso altre Regioni, integrazione con il sociale nell’ottica di un nuovo welfare, lotta alla prostituzione e a tutte le forme di devianza (alcolismo, droga, bullismo, inquinamento, ecc.) attraverso il rafforzamento della prevenzione e del controllo.Un modello nuovo anche per quanto riguarda lo sviluppo economico: maggiori informazioni alle imprese agricole ed industriali, sostegno ai piccoli esercizi commerciali, miglioramento della ricettività turistica, promozione del sistema Piacenza e dei suoi prodotti, aiuti alle imprese in crisi, adeguamento agli standard ambientali, incentivi alla competitività, implementazione della produzione energetica, costituzione di un’unica cabina di regia con la Camera di Commercio, la Fondazione, le categorie ed il sindacato.Minor burocrazia per agevolare tutti i settori, in particolare l’agricoltura e la caccia dove ci si impegnerà anche per ridurre i costi, aumentare la democraticità per l’elezione dei Consigli Direttivi degli ATC e riperimetrare i SIC e le zone protette. Vi è poi l’aspetto della cultura attraverso il coinvolgimento attivo delle associazioni, del volontariato e delle realtà che costituiscono le peculiarità della nostra terra: le bande, i gruppi teatrali dialettali, i cori da osteria, il Conservatorio, il Teatro, i musei, i beni monumentali ed il nostro bel dialetto nelle sue varie accezioni locali. Ultimo ma non meno importante è l’aspetto delle infrastrutture, i ponti sul Po, il porto commerciale, la Conca di Isola Serafini, le strade di fondovalle da migliorare, tra cui la ex SS. 412, il ponte sul Trebbia, la via Emilia da rendere più scorrevole e la Cispadana che deve arrivare da Alseno a Castelsangiovanni, non fermarsi a Piacenza come vorrebbe la Regione: tutte opere indispensabili per sviluppare e proiettare in Europa il "Sistema Piacenza".Tutti questi interventi ed i molti altri non citati fan da corollario ad uno spirito nuovo che avrà l’Amministrazione Provinciale di centro-destra che farà di Piacenza non più una terra desolata al confine estremo dell’ "impero emiliano-romagnolo", ma un territorio di congiunzione tra quattro Regioni, con un propria dignità e l’orgoglio della propria identità, in grado di misurarsi alla pari con tutte le realtà per risolvere i problemi locali e sovra locali, come la questione dei pendolari, che lo interessano."