Nuova campagna promossa da no tube

L’estate che è passata ha visto i nostri fiumi in una paurosa crisi idrica. Nonostante l’inverno molto nevoso e la primavera eccezionalmente piovosa, dall’inizio dell’estate i fiumi sono andati in un regime di secca pesantissimo, che, come tutti gli anni, ha stravolto gli ecosistemi di quei corsi d’acqua che naturalmente avrebbero continuità di portata per tutto l’anno. Molti cittadini si sono chiesti: "Ma dov’è finita la nostra acqua?".Da quest’anno, tra l’altro, la legge imponeva a tutte le derivazioni l’applicazione del Minimo Deflusso Vitale, cioè di quel rilascio minimo che dovrebbe riuscire a garantire la sopravvivenza dell’ecosistema fluviale.Sappiamo come è andata: come purtroppo era prevedibile, è stata data una deroga inaccettabile e immotivata al rilascio del DMV sul Trebbia.In questi anni gli attentati alla vita dei nostri fiumi arrivano almeno da tre fronti:- captazioni sempre più invasive delle sorgenti montane (la situazione della Valnure è emblematica) che tagliano la testa al fiume proprio nel momento in cui si sta formando.- minaccia di devastazioni indiscriminate da parte degli impianti idroelettrici (Piacenza finora si è salvata, ma le Province vicine sono in emergenza assoluta).- prelievi agricoli esagerati, effettuati con spreco, senza pianificazione e organizzazione.In questa situazione di emergenza, il comitato No tube ha deciso di iniziar una campagna globale a difesa dei nostri corsi d’acqua, che raccolga tutti coloro che amano i fiumi Piacentini, fiumi che in molti casi sono gli unici ambienti naturali rimasti al nostro territorio.Per dare il via a questa campagna tutti i cittadini sono invitati all’incontro che si terrà Mercoledì 7 Ottobre alle ore 21.00 alla biblioteca di Rivergaro. In quella sede si discuteranno gli obiettivi della campagna e le prime iniziative da mettere in campo per scongiurare il rischio della devastazione definitiva dei nostri fiumi.

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