Dopo le lettere indirizzate agli organi di informazione locali e l’appello ai massimi vertici istituzionali piacentini: "Stateci vicino in questi momento drammatico" i lavoratori piacentini dell’Akzo Nobel di Fombio, la ditta chimica che produce vernici, colori e smalti, i cui vertici hanno già dichiarato di voler chiudere entro il prossimo 30 giugno del 2010, stamani gli assessori di Comune e Provincia Giovanna Palladini e Andrea Paparo, hanno preso parte a un incontro presso il Municipio di Fombio, al quale erano presenti vari esponenti istituzionali lodigiani oltre che le organizzazioni sindacali e i rappresentati dell’azienda. "Abbiamo portato la nostra disponibilità ad affiancare l’impegno delle istituzioni locali di Fombio e della Provincia di Lodi a difesa dello stabilimento di Fombio della Akzo Nobel – detto Giovanna Palladini – in questo senso abbiamo chiesto agli amministratori lombardi di farsi carico del coordinamento delle iniziative di pressing istituzionale. Nel contempo abbiamo sottolinato tutta la nostra solidarietà ai lavoratori, che vedono a rischio il proprio posto di lavoro non per una crisi aziendale, ma per un cambio di strategia aziendale tesa a de localizzare altrove la produzione stessa, e li abbiamo informati degli strumenti e dei servizi messi a disposizione dal Comune di Piacenza, oltre che dalla Provincia, utili alla ventina di piacentini dipendenti della azienda".Si allega anche la nota dell’assessore Andrea Paparo:"La Provincia esprime la propria solidarietà ai lavoratori – ha detto l’assessore Andrea Paparo – anche a nome del Presidente cercheremo di intensificare il nostro impegno nella crisi economica e sociale, nonostante la quale deve essere garantito il sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi e alle loro famiglie, ma devono essere anche realizzate scelte di sviluppo a favore dell’occupazione e delle imprese che operano per contrastare la crisi con strategie qualificate e innovative. Daremo il nostro sostegno politico all’iniziativa delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali per trovare tutti gli spazi possibili nel cuore della ristrutturazione di questa grande multinazionale, affinché non rimanga solo la distruzione delle risorse imprenditoriali e della capacità professionali, e perché, inoltre, i lavoratori possano ottenere, nell’ambito della ristrutturazione, strumenti atti al loro reinserimento professionale". Ha poi proseguito Paparo: "L’onorevole Foti ha presentato un’interrogazione in materia, al Ministro del Welfare, Sacconi e ci auguriamo che anche questa iniziativa possa dare il suo contributo a costruire alla fine un quadro di insieme coerente nel preservare le capacità professionali e i livelli di vita della zona. La Provincia ha però competenze amministrative in materia di procedure di mobilità e di ristrutturazione nel territorio, ma sappiamo che la Provincia di Lodi svolgerà ottimamente ciò che le compete. Sul piano dei servizi, invece, garantiamo il massimo impegno per fornire ai lavoratori consulenza, informazione e assistenza nell’accesso agli ammortizzatori e nel loro corretto utilizzo, con la consapevolezza che questi costituiscono strumenti fondamentali per un’iniziativa autonoma di ogni singolo lavoratore; consulenza ai lavoratori sugli strumenti di ricollocazione (opportunità lavorative, agevolazioni ecc.); consulenza ai datori di lavoro interessati alle professionalità che si rendessero disponibili e che sappiamo di notevole livello; progetti di formazione e di riqualificazione sia rivolti ai singoli lavoratori che all’interno di progetti aziendali di riqualificazione. Tutto questo – conclude Paparo – si colloca in una programmazione che prevede interventi e progetti a sostegno delle famiglie colpite più pesantemente nella crisi (ammortizzatori, accordi con la rete del commercio e del consumo, accordi con gli istituiti di credito ecc.), a sostegno delle imprese che assumono in modo stabile e qualificato, dell’accesso al credito da parte dei datori di lavoro perché gli istituti di credito svolgano un ruolo positivo nel territorio".