Politica, Polledri attacca il sindaco Reggi

«Una giunta comandata dalle cooperative (evidente il caso dell’hospice), che prima si batte per il terzo ponte sul Po e poi se ne dimentica, che ha inondato di cantieri la città, paralizzandola per mesi con lavori che procedono al ritmo di qualche millimetro al giorno e che stanno portando cementificazioni incontrollate». E’ duro il giudizio del deputato leghista e consigliere comunale Massimo Polledri sull’operato della squadra di Reggi a due anni e mezzo dalla riconferma a palazzo Mercanti.I capitoli di critica sono parecchi. «Sulla sicurezza che cosa si è fatto? E’ stato ghettizzato un quartiere. L’ "Agenzia di sviluppo quartiere Roma" non ha portato ad alcun risultato concreto, se non quello di elargire qualche stipendio e sistemare qualche amico. La partita delle aree militari è sfuggita di mano. Reggi e i suoi hanno perso due anni a inseguire qualche cooperativa che voleva mettere la ciliegina sulla torta facendola pagare ad altri. I parlamentari di centrodestra hanno più volte teso la mano per una collaborazione sul tema. Non ci è mai stato chiesto nulla». Il deputato del Carroccio non risparmia neppure il "Festival del diritto". «Il dato culturale – rileva – è che sono state espresse posizioni apertamente in contrasto con l’anima cattolica di alcuni componenti di giunta. Fatto imbarazzante, se si pensa che in quattro giorni non sono emerse altro che aperture al  testamento biologico, all’eutanasia, all’Islam, ai matrimoni gay». La conclusione è lapidaria. «Il bilancio, a mio avviso, è di tanto fumo e niente arrosto. Alla giunta chiedo meno apparenza e più sostanza». 

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