E’ conclusa l’inchiesta sulle presunte "mazzette" versate da imprenditori e commercialisti o consulenti contabili a due militari della guardia di finanza in servizio perun lungo periodo alla tenenza di Casalpusterlengo della guardia di finanza: la procura appare orientata a chiedere nei prossimi giorni il rinvio a giudizio per tutti e quattro gli indagati, duecivili e due militari, uno solo dei quali, lo storico comandante della tenenza, si trova a tutt’oggi in carcere. Per gli altri tre indagati, perorarimane in vigore l’obbligo di firma. L’accusa formulata dal pm Daria Monsurrò è per tutti, di concussione in concorso. Primo a finire in carcere era stato il vice comandante della tenenza di Casale della Finanza, arrestato in marzo appena uscito dall’ufficio di un grosso fornitore di materiale per agricoltura a Casalpusterlengo: aveva in tasca 5mila euro poi ritenuti prova della "mazzetta". La procura ha passato al setaccio decine di episodi. Contemporaneamente qualcuno tra gli investigatori aveva lamentato un clima di scarsa collaborazione da parte di imprenditori che potenzialmente potrebbero aver pagato.