POLLEDRI (LN): “L’AGENZIA PER L’AFFITTO DI PIACENZA DOVREBBE CHIAMARSI “AGE

«L’istituzione dell’Agenzia per l’affitto – dichiara Massimo Polledri, deputato e consigliere comunale della Lega Nord a Piacenza – è di per se un’ottima idea e, se ben amministrata, consentirebbe a numerose famiglie in difficoltà di accedere ad abitazioni con un canone ragionevolmente basso. Uso il condizionale – precisa l’esponente del Carroccio – poiché ad oggi i risultati sono stati decisamente deludenti. Dieci contratti in sei mesi, che ne dica il presidente nell’Azienda casa Emilia Romagna, sono decisamente pochi. Se consideriamo anche che l’Agenzia, gestita dall’Acer, ha goduto di cospicui contributi pubblici e privati (182mila euro per il Fondo di garanzia) la delusione si trasforma in rabbia. «A firmare il protocollo d’intesa – continua Polledri – sono stati, tra enti e associazioni, ben in quattordici. Ciascuno di essi, stando all’accordo, è tenuto a promuovere al meglio le iniziative dell’Agenzia. A giudicare dai risultati sia dal lato dell’offerta che da quello della domanda, è ipotizzabile che in molti, complice magari l’estate, non abbiano fatto i compiti a casa perché – nonostante siano tantissime le famiglie piacentine che a causa della crisi si trovano in serie difficoltà e avrebbero quindi bisogno di alloggi a basso costo – la quasi totalità delle domande proviene da cittadini extracomunitari e, ad oggi, solo una famiglia italiana pare aver goduto dei servizi in questione». «Mi piacerebbe sapere – conclude il parlamentare e consigliere comunale leghista – come si sono attivati gli enti e le istituzioni coinvolte per promuovere l’iniziativa e quali sono i criteri con i quali l’Acer propone e assegna gli appartamenti». Queste le premesse per cui Polledri ha presentato un’interrogazione alla giunta comunale. Nella formale richiesta il consigliere chiede: se e come i soggetti firmatari dell’accordo hanno promosso l’iniziativa in oggetto; quanti contratti di locazione e sublocazione sono stati stipulati; se si sono verificati episodi di mora da parte dei sub-locatari; quante domande da parte di cittadini italiani sono state presentate e quante accolte; in base a quali criteri e parametri avviene la selezione delle domande e l’assegnazione delle abitazioni; a quanto ammonta il residuo del fondo di garanzia. Il deputato del Carroccio chiede infine se la giunta ritiene soddisfacenti i risultati finora conseguiti.

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