Venerdì 11 settembre il PD ha organizzato nella propria sede un incontro sui temi della scuola. Erano presenti:– la responsabile scuola dell’esecutivo provinciale PD Rita Croci; – rappresentanti dei gruppi consiliari PD alla Provincia e al Comune di Piacenza;– rappresentanti dei sindacati di categoria di CGIL, CISL e Gilda; – alcuni precari (o meglio neo-disoccupati) della scuola.Si sono condivise le forti preoccupazioni per gli effetti dei tagli indiscriminati operati dai provvedimenti Tremonti/Gelmini sulla qualità della scuola. In particolare:– la cancellazione di 200 posti di lavoro nelle scuole piacentine;– la riduzione del tempo scuola e lo "svuotamento del tempo pieno nella scuola primaria. Infatti, sono con "giochi di prestigio" sugli orari degli insegnanti quest’anno verranno garantite le classi a 30 e 40 ore settimanali dello scorso anno, ma senza i progetti pedagogici ed educativi propri del tempo pieno: si passa in sostanza dal tempo pieno al doposcuola. Questo nonostante il tempo pieno sia di gran lunga il modello preferito dalle famiglie piacentine, tanto che il numero di richieste relative alle 24 ore (il cosiddetto "maestro unico") è stato talmente esiguo da non consentire nemmeno la formazione di una classe in tutta la provincia;– il processo di riduzione e destrutturazione della scuola dell’infanzia. A partire da questo fondamentale primo gradino, il tentativo è chiaramente quello di colpire le fondamenta della Scuola Pubblica Italiana, e quindi del diritto universale allo studio;– la prevaricazione istituzionale. Il Governo impone dall’alto decisioni che sarebbero di competenza degli enti locali, quali ad esempio il dimensionamento (cioè dove e quali plessi scolastici tenere aperti);– la creazione di classi di oltre 30 alunni nelle scuole superiori. Un insulto alla qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, che pone anche seri problemi di sicurezza.In conclusione, il PD ha ribadito il proprio impegno a difendere la scuola aderendo alla manifestazione del 15 settembre (ore 17,30 da barriera Genova), impegnando le proprie rappresentanze istituzionali e promuovendo nei propri circoli momenti di informazione e di confronto.