Il partito della Rifondazione Comunista di Piacenza dà la propria adesione alla manifestazione indetta da FLC CGIL, CISL scuola e GILDA in occasione del primo giorno di scuola e condivide le motivazioni che hanno spinto alla mobilitazione.Riteniamo che i problemi causati dai provvedimenti varati dal Governo Berlusconi in materia di Istruzione assumano un’ importanza rilevante a livello sociale e pensiamo che avranno gravi ripercussioni anche nella nostra realtà provinciale sia a breve che a lungo termine.I tagli del personale hanno già causato drammatiche situazioni nei precari che, dopo svariati anni di servizio, si sono trovati all’inizio di questo anno scolastico, senza lavoro e senza alcun ammortizzatore sociale. Di fatto queste persone, e di conseguenza le loro famiglie, si trovano senza alcun mezzo di sostentamento, trovandosi nelle condizioni di licenziati senza alcuno strumento per fronteggiare la situazione e senza alcuna speranza di recuperare il posto di lavoro, visto che i tagli operati questo anno si ripeteranno per altri due anni. Persone che hanno dedicato svariati anni della loro vita, pagandosi la formazione di tasca propria, per costruirsi una professionalità, si vedono di colpo estromessi, quasi senza appello, dal sistema. Grave è constatare che i tagli vanno a ricadere soprattutto sulle fasce più deboli infatti per quanto riguarda il personale essi influiscono pesantemente sull’occupazione femminile poiché i lavoratori della scuola sono in grandissima parte donne; mentre la riduzione dei fondi impedisce l’inclusione e l’aiuto degli studenti con difficoltà.Pensiamo che l’impoverimento della scuola pubblica causi e causerà gravi problemi sociali acutizzando le differenze di classe poiché l’istruzione e il sapere sono armi di promozione e di evoluzione sociale.Una società giusta deve essere in grado di recuperare tutti gli svantaggi di partenza e deve mettere in grado ogni individuo di partecipare alle vita sociale dando il proprio contributo positivo; questo deve essere il compito dell’istruzione e della formazione e per adempiere a questo compito la scuola deve essere pubblica, laica e accessibile a tutti.Il Partito della Rifondazione Comunista sostiene questo tipo di scuola e quindi, inevitabilmente, ne combatte l’impoverimento messo in atto dal Governo.La conoscenza, l’istruzione e la formazione rappresentano un valido strumento per fronteggiare la grave crisi economica e non a caso i paesi occidentali hanno aumentato gli investimenti in questo settore; solo il nostro governo ritiene di rispondere alla crisi tagliando gli investimenti alla scuola pubblica.Per questi motivi noi siamo al fianco dei lavoratori della scuola pubblica, degli studenti e delle famiglie nella loro lotta per la difesa di un diritto conquistato ormai da decenni: la scuola pubblica gratuita e aperta a tutti.Noi alla manifestazione del 15 settembre ci saremo credendo in una scuola di valore per tutti e lottando per evitare la sua dismissione.