LA LEGA NORD RIVERGARO: ?CHE LE FESTE DEL PD SIANO ALTRA COSA RISPETTO AGLI

«La festa del Pd non può rappresentare un momento di incontro istituzionale tra l’amministrazione e i rivergaresi. Appare infatti poco rispettoso costringere i cittadini, attestati legittimamente su differenti posizioni politiche, a partecipare a una festa di parte per ascoltare quanto sindaco e altri componenti di giunta hanno da dire agli abitanti». La Lega Nord sezione Rivergaro contesta la scelta dell’amministrazione Martini di fare della festa del Pd (che partirà domani, sabato 29 agosto, nello spazio lungo il Trebbia) il teatro di confronto con la cittadinanza.   «I volantini apparsi nei giorni scorsi (ed esposti anche laddove vige il divieto di affissione) sono fuorvianti e rappresentano – continuano i rappresentanti del Carroccio locale – uno specchietto per le allodole. Non è a nostro giudizio corretto, infatti, che gli attuali amministratori, sfruttando la carica istituzionale che rivestono, si rivolgano indistintamente a tutti i cittadini ricercando consensi che non vanno a vantaggio di tutta la collettività ma soltanto dello sviluppo della dialettica interna al loro partito». «Detto questo – conclude la militanza locale, guidata da Claudio Faccini – ringraziamo il sindaco per l’invito che ci ha rivolto a organizzare eventi simili. Sarà nostra premura attivarci per lanciare feste che seguano canoni differenti». E sul tema interviene anche il vicesegretario provinciale della Lega Nord e componente della giunta di via Garibaldi, Davide Allegri. «Gli assessori provinciali della Lega – sottolinea – sono assessori di tutta la Provincia, senza distinzioni di colori politici, diversamente dalla precedente amministrazione provinciale. Questa iniziativa conferma un approccio parziale ai problemi dei cittadini da parte del Pd». Pietro Pisani, responsabile enti locali del Carroccio, si associa alla protesta. «In tutte le amministrazioni dove siamo presenti – dice – ci guarderemo bene da tenere simili atteggiamenti. I nostri eletti si spogliano dell’incarico partitico per ricoprire appieno l’incarico istituzionale che li vede rappresentare l’intera cittadinanza».

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