Una piena sinergia in un costruttivo spirito di collaborazione e di crescita per raggiungere obiettivi comuni, la tutela dei consumatori, la promozione della qualità, la professionalità e il reddito di chi produce. Così Coldiretti Piacenza commenta l’incontro avvenuto recentemente con il Responsabile del Servizio Veterinario dottor Marco Delledonne ed il vicepresidente della Coldiretti Giovanni Manfredi, accompagnato da Enrica Campisi, responsabile sicurezza alimentare della stessa organizzazione, in merito ai distributori di latte crudo.Coldiretti Piacenza, organizzazione che più di tutte si è adoperata per stimolare i propri imprenditori agricoli ad aprire punti-vendita di latte (ormai diffusi in tutta la provincia), per dare modo ai consumatori di poter avere a disposizione un alimento di qualità, prodotto sul territorio, garantito e controllato da chi produce quotidianamente, senza voler entrare nel merito di questa "querelle", che ci si augura possa considerarsi esaurita nell’ambito di questo incontro, dove ognuno ha sostenuto la propria buona fede e la legittimità del proprio operato, ricorda che, quanto evidenziato dai produttori all’interno dei bancolat, voleva solo esplicitare un’ulteriore informazione maggiormente trasparente per i consumatori, un modo per ribadire che il latte crudo, proprio per le sue intrinseche peculiarità, per le particolari proprietà nutrizionali, rappresenta un alimento fondamentale per ogni età e che in tal modo i produttori non hanno voluto assolutamente contestare l’ordinanza relativa alla bollitura, a cui tutti si attengono, attraverso l’esposizione dell’ apposito cartello.Del resto, ribadisce Coldiretti, i bancolat sono in grado di offrire al consumatore quel "qualcosa in più", (e non ci riferisce solo al prezzo), che lo distingue dal "mare magnum" offerto dalla grande distribuzione: il latte, infatti, è prodotto dallo stesso allevatore "che ci mette la faccia" e che nel giro di poche ore rifornisce direttamente il distributore, senza intermediari; insomma una filiera cortissima. Proprio per questo Coldiretti intende attuare una filiera agricola, tutta italiana, nella consapevolezza che realizzandola ci saranno benefici reali per tutti, consumatori compresi. Quindi bene i controlli, ma per tutelare i cittadini, occorre anche l’indicazione dell’origine obbligatoria per tutti i prodotti. Coldiretti per prima si è attivata per difendere il prodotto italiano dalle contraffazioni ed imitazioni, contro gli scandali alimentari e non a caso è stato formato un protocollo di collaborazione con i Nas mettendo a disposizione le proprie strutture per impedire che la salute dei consumatori sia danneggiata dall’agro-pirateria.Per proseguire nella direzione della collaborazione con l’Asl, per settembre è inoltre previsto un incontro di informazione, formazione, aggiornamento tra tecnici dell’Asl e produttori dove saranno approfondite tutte le tematiche riguardanti il latte crudo, proprio con il fine di evitare, per il futuro, possibili incomprensioni tra chi opera, ciascuno nel proprio ruolo, per la tutela della qualità dei prodotti del territorio.