Le Fiamme Gialle di Piacenza, a seguito della presentazione di una denuncia da parte del titolare di una locale impresa edile per appropriazione indebita, hanno accertato che in poco più di due anni un consulente del lavoro, ha fraudolentemente intascato oltre 60.000 Euro; denaro che, invece, avrebbe dovuto versare all’Erario, per conto del suo cliente.È stato proprio l’imprenditore edile che, a seguito del ricevimento delle prime cartelle esattoriali inviate dall’Amministrazione Finanziaria ha scoperto che il denaro consegnato al titolare del centro elaborazione dati – per essere versato all’Erario quale pagamento dei contributi per il proprio personale dipendente – veniva in realtà intascato dal "finto" consulente.Il passo successivo, per l’imprenditore edile, è stato quello di rivolgersi alle Fiamme Gialle cittadine le quali, al termine delle indagini coordinate dal Procuratore, Dott. Lucio Bardi, hanno segnalato il finto consulente del lavoro oltre che per l’appropriazione indebita delle somme nei confronti dell’imprenditore edile, anche per l’esercizio abusivo della professione di consulenza in materia di lavoro. Attività, questa, riservata ai professionisti iscritti all’albo dei consulenti del lavoro tenuto presso il Consiglio Provinciale dell’Ordine.La tecnica utilizzata dall’indagato, come è stato accertato, consisteva nell’alterare i modelli di pagamento delle imposte, i cosiddetti Modelli F24, mediante i quali il finto consulente del lavoro faceva apparire al proprio cliente il pagamento dei contributi, mentre presentava all’amministrazione finanziaria modelli indicanti falsi importi di IVA a credito.Le indagini svolte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Piacenza, confermano l’attualità del fenomeno illecito di esercizio abusivo della professione.A tal proposito si invitano tutti gli interessati a controllare sempre, attraverso una semplice richiesta da effettuarsi all’albo competente, che i professionisti a cui si affidano siano regolarmente iscritti negli appositi elenchi, segnalando, se del caso, l’esercizio abusivo delle professioni svolte. Ciò assume maggiore rilievo – come fanno sapere dalla Caserma di Via Emilia Pavese – significativamente in questo periodo di congiuntura economica, poiché comportamenti analoghi a quelli segnalati rischierebbero di compromettere gravemente gli operatori economici già duramente colpiti dalla crisi.Sempre le Fiamme Gialle cittadine invitano gli imprenditori a sincerarsi costantemente del buon fine dei versamenti delle imposte all’Amministrazione Finanziaria, onde evitare di scoprirsi, solo in un secondo momento e loro malgrado, debitori dell’Erario. Una sorpresa ben poco gradita.