Continua il taglio dei trasferimenti di risorse finanziarie ai Comuni da parte del governo. A lanciare l’allarme è la parlamentare e assessore al bilancio del Comune di Piacenza, Paola De Micheli, che ribatte all’onorevole Tommaso Foti, che nei giorni scorsi aveva annunciato una maggiore disponibilità economica per gli enti locali da parte del Ministero dell’Interno. "Non c’è alcun aumento della disponibilità finanziaria per gli enti locali da parte del governo riferita al fondo ordinario, al fondo perequativo, al fondo sviluppo investimenti, alla compartecipazione Irpef e all’addizionale energia elettrica, come sostenuto qualche giorno fa dall’onorevole Foti". "Prendendo ad esempio i dati del Comune di Piacenza più aggiornati – spiega la De Micheli – si desume che dallo Stato nell’anno in corso sono arrivati circa 8 milioni e mezzo di euro del fondo ordinario, a fronte di spettanze pari a 10,8 milioni (uno stanziamento già ridotto rispetto all’anno scorso di circa 440mila euro), pertanto all’appello mancano ben 2,3 milioni di euro". "L’unica voce che resta costante all’interno della dotazione finanziaria prevista – viene precisato – è la compartecipazione Irpef, pari allo 0,69 per cento, perché calcolata su redditi ipotizzati costanti. Per quanto riguarda i rimborsi dell’Ici (eliminata sulla prima casa e su altre categorie specifiche di immobili), permane ancora l’incertezza più assoluta sulle cifre, mentre pesano moltissimo i ritardi relativi ai rimborsi per i fabbricati ex rurali degli anni 2006 e 2007". "Di fronte a una condotta di tal genere – rincara la dose la De Micheli – viene da chiedersi se non via sia davvero un disegno dell’esecutivo per mettere in difficoltà i comuni e poi predisporre interventi salvifici di natura centralista. Il federalismo di questo governo è rimasto una scatola vuota: i decreti delegati che dovevano dare attuazione ai principi di decentramento contenuti nella legge 42 sono in pesante ritardo. Tocca inoltre rilevare l’incapacità di dare seguito a un vera riforma autonomista del fisco per dare a Comuni e Provincie le leve adeguate di politica tributaria: nel frattempo si sta perdendo il controllo della spesa pubblica per assecondare politiche di natura prettamente clientelare che investono, dispiace constatarlo, gli amici degli amici di questo governo, soprattutto al sud".