"Il Ramadan si può fare individualmente, non richiede l’associazione di centinaia di persone. Nessuno vieta digiuno e preghiere, ma queste possono benissimo trovar luogo tra le mura di casa. Questa amministrazione confonde la tolleranza con l’arrendevolezza". Così Massimo Polledri, deputato della Lega Nord, commenta il probabile cambio di sede del Ramadan, che quest’anno dovrebbe trasferirsi dalla tradizionale location della scuola Mazzini alla più centrale Cavallerizza. "Il Ramadan per così dire pubblico è anche un atto politico – sottolinea il deputato del Carroccio – fatto di sermoni, commenti ai fatti della settimana. Cedere per un mese un locale del centro a consueto uso dei piacentini – senza un accordo con la comunità musulmana, senza alcuna condivisione di valori né accettazioni palesi delle nostre regole – significa segnare un punto di vittoria non tanto per la comunità musulmana in quanto tale, ma per un certo islamismo anche filo-radicale. Mi chiedo: questa gente sarebbe disposta a cambiare idea sulla concezione della donna? E’ pronta a rinunciare alla conquista del mondo in nome dell’Islam? Crede che la Jihad sia una stupidaggine?". "Senza contare – aggiunge Polledri – i problemi logistici. Per un mese avremo centinaia di persone accalcate a ridosso dello Stradone farnese, con conseguenze anche per la viabilità"."Questi fatti non fanno che confermare – conclude il deputato del Carroccio – una certa arrendevolezza nei rapporti con le altre culture, a discapito delle nostre identità. Non siamo molto lontani dagli scenari da noi prefigurati qualche tempo fa: di questo passo il venerdì (giorno della preghiera congregazionale, ndr) assisteremo a pubbliche preghiere in piazza duomo. Siamo assolutamente contrari a queste forme di concessioni. Ci muoveremo in ogni modo per impedire che ciò avvenga".