Anche il Siap interviene nella questione “città sicure”

Cinque forze di Polizia, reati che diminuiscono e di conseguenza l’utilizzo dei militari a Piacenza. Qualcosa non ci torna! Va evidenziato che il Siap non è stato mai del tutto contrario all’utilizzo dei militari, se questi vengono utilizzati per vigilanza a posti fissi oggi effettuata da Poliziotti, in modo tale da poter avere a disposizione più risorse umane ed esperti nel settore da impiegare nei servizi di Polizia in un Paese che si definisce democratico e civile.     Vedere, però, utilizzare personale militare per servizi di controllo del territorio mentre subiamo tagli consistenti e mancate assunzioni ci mortifica, in quanto, tra l’atro,   persistono condizioni di lavoro pessime come:  Caserme fatiscenti con locali non più idonei, auto da rottamare, personale sempre più vecchio e inferiore di numero, mancanza di fondi per comperare cartucce per le stampanti, mancanza di vestiario  ecc…. Situazioni per le quali non vediamo affatto una  inversione di marcia per seri ed equilibrati investimenti e serie riforme, come ad esempio l’unificazione delle forze di polizia- troppi duplicati – , mentre con l’impiego dei militari, si va in controtendenza e si crea di fatto una sesta forza di Polizia.  In sostanza, alla mancata volontà di investire e riformare, il governo preferisce militarizzare le città per una sicurezza che definisco di facciata. Ammettiamo,  per un attimo –  ma non la penso così – , che la cosa funzioni. Ci  chiediamo e chiediamo: che danno avranno le città limitrofe che non hanno la presenza dei militari o i quartieri che non avranno questo privilegio o i Paesi vicini? La storia ha dimostrato che la delinquenza si sposta.   La sicurezza è un bene di tutto il Paese e non è confederale.  Va evidenziato che  ci sono circa 1300 poliziotti parcheggiati alle Scuole di Polizia  che non possono essere impiegati nei servizi operativi solo perché non si è avuta la volontà di proseguire – come si faceva un tempo –  in quel sistema che permetteva  che gli allievi dopo 6 mesi di corso potevano effettuare la promessa solenne e  una volta nominati  agenti in prova, potevano essere adoperati nei servizi di Polizia. Le Scuole di Polizia dovrebbero essere svuotate e gli allievi  – che già percepiscono uno stipendio da agente effettivo– inviati nelle  varie questure e di conseguenza, atteso che ci sono vincitori di concorsi in attesa di essere chiamati, riempire le scuole con nuove assunzioni. Invece – lo ripeto con forza – , per scopi che oramai giudico pericolosi e propagandistici, si preferisce impiegare i militari – che fanno notizia e consenso elettorale – , mentre , come dicevo,  non si investe seriamente nella sicurezza e non si attuano serie riforme che vengono, però,  sostituite da una serie di "pacchetti sicurezza"  – che altro non sono che provvedimenti tampone – . L’impegno Mio personale e del Siap Piacentino, sarà quello di rilanciare la Legge  121/81 – riforma di Polizia ad ordinamento civile – che ha permesso, grazie alla formazione e alle specializzazioni di cui parte integrante è stata la sindacalizzazione,  grandi successi operativi contro  il terrorismo nazionale ed internazionale, contro la mafia , ndrangheta e camorra ecc…. per una Polizia di Stato ad ordinamento civile  che tutto il Mondo ci invidia e che ha contribuito anche per la formazione dei Poliziotti in altri Paesi, anche quando in questi  Paesi si transitava da un sistema  dittatoriale a quello democratico e civile. . Sicurezza dunque: ma vera, in tutti i settori,  democratica e civile. Il Segretario Generale provinciale SIAPSandro Chiaravalloti

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