Siringhe usate lasciate ovunque, fialette, resti di alimenti ormai avariati, scatolame vario sparso qua e là, giacigli di fortuna ricavati negli angoli, telefonini, caricabatterie e vestiti spiegazzati. Ed è il meno: nel bugigattolo c’erano anche due topi morti, un paio di piccioni stecchiti ed altrettanti ricci che avevano fatto la stessa infausta fine. E poi ancora, in un angolo appositamente adibito, una montagnola di escrementi umani ed animali.Anche gli agenti della polizia Municipale intervenuti sul posto non credevano ai loro occhi quando hanno sollevato la cler basculante di quello che una volta aveva la funzione di un garage. La segnalazione proveniente da un gruppo di cittadini di via Veneto, preceduta da un esposto fatto qualche mese fa, parlava di situazione di degrado e inciviltà, di condizioni igienico sanitarie precarie, ma forse era difficile immaginarlo a questi livelli. Non siamo in una cascina disabitata e isolata in campagna, facile preda di balordi d’ogni tipo; ma a due passi dal centro, in via Veneto, tra gli eleganti palazzi del quartiere. Lì, all’altezza del civico 61, fino a qualche tempo fa c’erano gli uffici della profumeria Vai. In seguito alla fine attività i locali sono stati acquistati da una finanziaria di Milano. Con il risultato che sono diventati la casa del "bivacco", il ritrovo di un gruppo di tossicodipendenti che ne hanno fatto la loro abitazione abusiva.