Da diversi giorni, anche con lettere di cittadini che sono state pubblicate sulla stampa locale, il Comune viene sollecitato ad adottare un diverso approccio nella lotta contro le zanzare e specialmente contro la zanzara tigre. In particolare si chiede che vengano effettuate periodiche irrorazioni di insetticidi su siepi ed alberature per contrastare questi fastidiosi insetti.In effetti, fino a qualche anno fa, questa era la prassi consigliata per ridurre l’infestazione; tuttavia, anche a causa della rapidità con cui gli insetti sono in grado di acquisire immunità nei confronti degli insetticidi che via via gli vengono opposti, nel corso degli anni si è reso necessario ricorrere a prodotti più potenti ed a dosaggi sempre più elevati.Il problema è stato aggravato dal crescente ricorso ai trattamenti chimici negli ultimi anni contro la zanzara tigre, che tra le sue caratteristiche ha quelle di pungere prevalentemente di giorno e di essere particolarmente aggressiva.In questo quadro la Regione Emilia Romagna è intervenuta sul tema con diversi documenti: nel 2008 con "Una strategia integrata di lotta alla zanzara tigre – Linee guida per gli operatori dell’Emilia Romagna", con il "Piano regionale dell’Emilia Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione della chikungunya e della dengue – Anno 2008" e nel 2009 con il nuovo Piano Regionale.All’interno del piano del 2009 sono state inserite le "Linee guida per un corretto utilizzo dei trattamenti adulticidi contro le zanzare", redatte a cura del Gruppo Regionale di Sorveglianza e Lotta alla Zanzara Tigre. I documenti di cui sopra, stilati da esperti di livello nazionale anche sulla base degli studi effettuati in tutto il mondo, concordano nell’indicare i trattamenti adulticidi come necessari solo nelle situazioni in cui è in corso un’epidemia in cui le zanzare fungono da agenti di trasmissione; al di fuori delle situazioni di emergenza sanitaria la lotta contro gli adulti è da considerare solo in via straordinaria, inserita all’interno di una logica di lotta integrata e mirata su siti specifici, dove le infestazioni hanno raggiunto una densità oltre la ragionevole soglia di sopportazione.Questo tipo di intervento, quindi, rappresenta un’opzione a cui ricorrere solo nel caso di comprovata elevata densità di adulti in siti sensibili (scuole, asili, ospedali, strutture residenziali protette, aree ricreative e simili), previo parere favorevole del Servizio Veterinario dell’AUSL, e adottando una serie di cautele che riguardano le modalità tecniche di esecuzione e i comportamenti individuali delle persone che frequentano le aree interessate.La lotta larvicida, che prevede l’eliminazione o il trattamento con appositi prodotti delle piccole raccolte d’acqua indispensabili alla zanzara tigre per riprodursi, resta la via maestra da seguire per ridurre al minimo i disagi ed i rischi connessi alla presenza di questo insetto.Il Comune, tramite Enìa, provvede al trattamento periodico (ogni 4 settimane) di tutti tombini presenti su aree pubbliche secondo un calendario concordato annualmente con i competenti Uffici dell’AUSL; da quest’anno l’efficacia dei trattamenti è controllata da un istituto specializzato.Questi tombini sono circa 23.000, mentre quelli presenti nelle aree private, secondo una stima molto prudenziale, sono almeno il doppio.Innumerevoli, sempre nelle aree private, sono le piccole raccolte d’acqua (sottovasi, innaffiatoi, giocattoli di plastica, bidoni, teli impermeabili non perfettamente tesi e qualsiasi oggetto in grado di contenere anche pochi centilitri di liquido).Tutte queste raccolte d’acqua, in misura diversa (qualche decina di unità in un sottovaso, qualche centinaio nel pozzetto di un tombino), consentono alle larve della zanzara tigre di svilupparsi fino a trasformarsi in adulti nel corso di una settimana o anche meno.E’ evidente che il trattamento delle tombinature pubbliche non risulta pienamente efficace se nelle aree private non si interviene in modo appropriato e quindi la scelta di coinvolgere i cittadini nella lotta alla zanzara tigre non è dettata dal desiderio di defilarsi o dalla scarsa sensibilità alle questioni che toccano direttamente i cittadini, ma risponde ad una precisa necessità.In questo senso si è intervenuti anche emettendo una specifica Ordinanza Sindacale (la n. 219 del 01/04/2009); questa Ordinanza impone a tutti i cittadini di eliminare le raccolte d’acqua e di trattare con larvicidi quelle non eliminabili nelle aree di loro proprietà e prevede ulteriori prescrizioni per alcune categorie (gestori di cantieri edili, vivaisti, gommisti, proprietari o gestori di aree scoperte, amministratori condominiali ed altri).Inoltre, con l’intento di promuovere una capillare diffusione delle semplici norme di contrasto alla zanzara tigre, tramite la collaborazione delle Guardie Ecologiche sono in corso le seguenti iniziative:§ apertura e gestione di banchetti/punti informativi sui mercati all’aperto (p.za Cavalli, p.za Duomo, Besurica e Farnesiana);§ visite informative presso i centri anziani, le bocciofile e gli orti pubblici in gestione agli anziani;§ visite in zone residenziali per informazione "porta a porta." Nel corso di tali attività vengono distribuiti i depliants informativi messi a disposizione dall’Amministrazione comunale.La sensazione che a livello istituzionale la gravità del problema non sia percepita è del tutto infondata; si può anzi affermare che da quando, nel settembre 2007, la zanzara tigre ha svolto la funzione di vettore nell’epidemia di chikungunya (malattia tropicale normalmente non letale ma dal decorso lungo e doloroso) che ha colpito alcune zone della Romagna, la Regione ha coinvolto tutti i comuni ricadenti nel suo territorio nella gestione di piani estremamente capillari di lotta e di monitoraggio dell’infestazione.Dallo scorso anno è stata approntata la procedura d’emergenza da adottare in caso di diffusione epidemica di malattie tropicali che, come la chikungunya e la dengue, utilizzano la zanzara tigre come vettore.Nel caso in cui l’AUSL comunicasse un caso sospetto di febbre da virus Chikungunya saranno predisposti interventi straordinari di disinfestazione contro la zanzara tigre nell’area di residenza del soggetto colpito.Le persone residenti nell’area saranno avvertire tramite volantinaggio porta a porta di data ed orari di esecuzione degli interventi e dei comportamenti da tenere durante i medesimi (non circolare e sostare all’aperto, non lasciare aperte finestre e porte comunicanti con l’esterno, non tenere in funzione impianti per il ricambio dell’aria, non esporre biancheria, alimenti ed altri oggetti di uso quotidiano; proteggere o allontanare gli animali domestici, i loro ricoveri, abbeveratoi e recipienti per il cibo nel corso delle irrorazioni; al termine del trattamento provvedere, con abbondante acqua e con l’uso di guanti, al lavaggio di mobili, giochi ed ogni altro oggetto che non si sia potuto riporre al chiuso o adeguatamente proteggere nel corso delle irrorazioni).I residenti dovranno inoltre consentire l’accesso nelle aree private al personale incaricato dall’amministrazione Comunale, e per essa da Enìa S.p.A., dell’esecuzione degli interventi di lotta adulticida e larvicida e della rimozione dei focolai di infestazione.