Per il Pd cala il sipario sul caso Gallini

Il Pd in Provincia ritiene che di quello che viene definito il "caso Gallini" se ne sia parlato fin troppo (forse anche a causa del periodo estivo). Per noi è prioritario che l’azione dell’opposizione si concentri sulle cose da fare, sui problemi dei cittadini in primis, piuttosto che su vicende accadute circa vent’anni fa, non ignote alla magistratura e sulle quali la giustizia ha già svolto il suo corso. Ci sono gli effetti della crisi economica che investono tutto il nostro territorio, in tanti tra lavoratori ed imprese guardano al dopo pausa estiva con grande preoccupazione per il loro futuro;i bisogni delle famiglie aumentano ed i servizi, grazie all’ azione di un governo inadeguato, diminuiscono; un esempio per tutti : gli effetti drammatici della disastrosa riforma della scuola del Ministro Gelmini, saranno toccati con mano da Settembre; un ponte crollato, sulla cui ricostruzione va mantenuta la massima attenzione, vigilando sui tempi, incalzando in continuazione chi può ridurre anche di un solo giorno il disagio di tutti…Che risposte diamo a tutto ciò? La lista anche delle sole priorità potrebbe continuare a lungo, ma tant’è, l’argomento al centro dell’interesse è un altro. Orbene, senza entrare nello specifico "caso Gallini", possiamo affermare senza tema di smentita, che la nostra concezione della politica e dell’etica nei comportamenti, è iscritta nel nostro dna ed è scritta negli atti fondativi del PD, lo statuto ed il codice etico; pertanto non possiamo certo approvare modi di agire in contrasto già con i nostri principi, prima ancora che con le norme di legge, ma ciò detto non riteniamo di dover partecipare a giudizi estremi sulla condotta altrui, oltre questo, c’è il moralismo. Altra cosa è la critica politica, che certamente può bollare come inopportune certe scelte dell’attuale Presidente della Provincia e dei componenti della sua maggioranza e che manifestiamo senza alcuna incertezza, ma indipendentemente dalla vicenda di cui tanto si parla. Sarebbe inoltre auspicabile esprimere opinioni non condizionate dalle appartenenze politiche, giudicare i comportamenti con lo stesso metro, alleati od avversari, con onestà intellettuale, ne trarrebbe giovamento la credibilità della politica.A tal proposito non si può non evidenziare l’incoerenza dei comportamenti di esponenti del centrodestra che all’epoca dei fatti oggetto della vicenda di cui si parla, sostenevano con impeto il "tintinnar di manette", come moderni Savonarola, ma con un unico scopo, quello di trarne profitto politico.Oggi quella stessa destra è passata dallo stile forcaiolo ad un garantismo spinto. Certo è anche comprensibile quando si ha un leader nazionale che quotidianamente ha bisogno di essere difeso e che è pure diventato il padrone di casa, inghiottendo il loro partito.Alla lega il partito è rimasto anzi è doppio, riesce ad essere di lotta e di governo e visto che la tavola di "Roma Ladrona" è ben imbandita e che ci si trova completamente a suo agio, ha pensato bene di nascondere sotto il tappeto quel cappio che ha agitato addirittura in Parlamento.E’ quindi confermando in pieno i nostri valori senza arretrare su nulla, che riteniamo di esprimere una posizione equilibrata considerando che la nomina dell’assessore Gallini vada inquadrata esclusivamente nella dimensione che le è propria : la responsabilità politica del Presidente. 

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