E’ questo uno degli obiettivi di Coldiretti Piacenza per dare operatività e concretezza al proprio progetto. Vogliamo avviare una nuova stagione per dare continuità al percorso per una filiera italiana e trasparente che annulli quel gap che ci separa la produzione dall’alleanza tra industria e grande distribuzione e che penalizza i prodotti del nostro territorio. E proprio con la gdo Coldiretti Piacenza ha avviato un primo incontro. In collaborazione con l’amministrazione comunale di Caorso abbiamo incontrato, chiarisce il responsabile di zona Coldiretti Franco Fittavolini, i referenti di alcuni supermercati già insediati e che si insedieranno in questo comune.A loro abbiamo proposto di riservare alla nostra filiera locale uno spazio ben identificato all’interno dei propri scaffali, che possa valorizzare il territorio e facilitare il consumatore nella scelta di prodotti a chilometri zero.Coldiretti intende dare l’opportunità alle proprie aziende di annullare tutti quei passaggi che oggi purtroppo esistono lungo la filiera; ricordiamo che su un euro di spesa dei consumatori solo 17 centesimi finiscono nelle tasche degli agricoltori, il resto è ripartito in una filiera troppo lunga e complessa. Riteniamo, continua Fittavolini, che sia un’ottima opportunità anche per i nuovi esercizi commerciali che si insedieranno e che potranno quindi andare incontro alle richieste dei consumatoriInfatti Secondo l’indagine Coldiretti-Swg la totalità dei cittadini (98 per cento) considera necessario che debba essere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola negli alimenti. E considerando che ad oggi oltre il 50 per cento della spesa alimentare l’etichetta resta anonima, vogliamo attraverso questo percorso dare una prima risposta una consumatori.Coldiretti, conclude Fittavolini, intende offrire alle proprie aziende un’opportunità ma anche introdurre una nuova cultura imprenditoriale che può aiutare l’agricoltura a superare certi momenti di crisi e fornire al consumatore trasparenza e riconoscibilità.