E’ stato nominato dal giudice per le indagini preliminari il perito a cui toccherà riascoltare e trascrivere tutte le intercettazioni telefoniche e ambientali che i carabinieri del Nucleo investigativo hanno effettuato negli ultimi mesi per raccogliere le prove contro Alfonso Filosa, l’ex direttore dell’ufficio provinciale del Lavoro accusato di intascarsi mazzette da parte degli imprenditori in cambio di favori e agevolazioni.Poiché infatti il 63enne, accusato di corruzione, è affetto da una malattia che gli impedisce di parlare correttamente, in molte conversazioni registrate al telefono o dalle microspie piazzate dai carabinieri non si capisce con chiarezza ciò che "don Alfonso" sta dicendo in quel momento. E proprio su questo "tassello" hanno deciso di puntare fin da subito gli avvocati del pool difensivo – Benedetto Ricciardi e Luigi Alibrandi – per smontare una delle armi più taglienti dell’accusa, ovvero appunto le registrazioni. L’arduo compito toccherà al dottor Manfredi, già ex giudice istruttore di Piacenza, che è entrato in possesso del materiale audio e fonico che i carabinieri del Nucleo investigativo hanno depositato proprio ieri presso gli uffici della polizia giudiziaria del pm Antonio Colonna in procura.Nel frattempo si rimane sempre in attesa delle motivazioni con le quali il tribunale del riesame di Bologna ha mantenuto valida la custodia cautelare in carcere per Filosa, nonostante i suoi avvocati avessero chiesto invece la scarcerazione e gli arresti domiciliari per motivi di salute.
