Da Piacenza a Bologna per ribadire il proprio "no" a un assestamento di bilancio che in troppi punti fa storcere il naso. Nel suo primo intervento in consiglio regionale Luigi Fogliazza – che da quasi un mese è subentrato al vicepresidente della Provincia, Maurizio Parma – punta il dito, tra le altre cose, contro «lo sperpero di pubblico denaro, che la Regione ha elargito a pioggia a enti, associazioni, istituti amici, casualmente a vocazione sinistrorsa». Qualche esempio? «Innanzitutto il milione e mezzo di euro (che si aggiungono ai 4 del preventivo 2009) riconosciuti alla Fondazione Toscanini, che si conferma così tra gli enti più famelici della Regione, 250 mila euro agli "Amici dell’università delle scienze gastronomiche", 30mila euro all’"Istituto per il lavoro", dimesso da tempo e 240mila euro gettati nel fondo perduto della cooperazione internazionale». Il consigliere del Carroccio lamenta soprattutto la mancata integrazione economica a «voci importanti come la sicurezza, l’imprenditoria femminile, l’osservatorio artigiano e la misera aggiunta di 50mila euro per il diritto allo studio».Una cifra, quest’ultima, «che si commenta da sé e che, nella sua modestia, suona quasi come una provocazione». Ma questa è solo la punta dell’iceberg. L’articolato intervento in aula di Fogliazza, nel corso dei lavori consiliari di questa settimana, ha messo in luce le storture di una manovra che comprende 213milioni globali, di cui 110 di spese correnti e 103 di investimenti. «Sono stati previsti ben 55milioni di euro per colmare i disavanzi delle aziende sanitarie – spiega il consigliere leghista – mi si dice che, in taluni casi, questi soldi vengono utilizzati per pagare chi, negli ospedali, fornisce traduzioni in arabo dei pasti serviti e per offrire servizio di assistenza sanitaria telefonica in sette differenti lingue. Detto questo mi auguro che, col federalismo fiscale, si potrà risolvere la vergogna nazionale delle liste d’attesa». E, a proposito di sanità, altri 3 milioni saranno dedicati al personale infermieristico che verrà utilizzato per scopri amministrativi. «Mi chiedo – la considerazione di Fogliazza – perché dirottare preziose risorse umane dalle corsie degli ospedali, quando ne siamo carenti, e non utilizzare, piuttosto, il già esistente personale regionale di ruolo». «Risorse che – continua Fogliazza – nel caso dei fondi concessi alle comunità montane e alle unioni dei comuni, sono esigue: 1,5 milioni di euro sono pochi per enti che, dopo aver subito un ridimensionamento, devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare. Carente anche la scelta di assegnare solo 2,5 milioni al fondo regionale per la montagna. Stiamo parlando di aree che devono vedersela con problemi come: spopolamento, mancanza di lavoro, di prospettive, servizi insufficienti».«L’intervento della giunta regionale appare inadeguato anche per quanto riguarda la piccola e media impresa, come anche sottolineato in udienza conoscitiva da Confartigianato, a cui sono affiliate il 98 per cento delle imprese della Regione. Si avverte la necessità di un’integrazione, la Regione deve riaprire i bandi scaduti il 30 giugno e anticipare quelli del 2010. In un periodo di forte crisi, come quello attuale, sarebbe tanta manna. Troppe domande sono rimaste escluse». Fronte trasporto pubblico: «34 milioni sono stati stanziati per coprire i disavanzi delle aziende autoviarie. Bisognerebbe indagare su questi bilanci perennemente in rosso, intervenendo con una maggiore vigilanza sui conti. Tra i problemi che ho personalmente riscontrato: portoghesi a bordo e aziende che non incassano gli introiti pubblicitari». Si gira pagina, versante welfare. «Previsti altri nove milioni per il sociale – spiega Fogliazza – peccato che manchino riferimenti precisi ai soggetti che ne hanno diritto. Dovrebbe essere chiaro che la priorità spetta ai cittadini che sono residenti in Italia da più anni».Altre voci: 12 milioni andranno al sistema informativo, «una cifra enorme» a giudizio del consigliere, più di due milioni ai consorzi di bonifica che «si concedono indennità di carica stellari e continuano a far pagare le tariffe anche ai cittadini che non usufruiscono dei servizi». «Tutti da spiegare, poi, i 16 milioni per l’aumento del capitale sociale delle Ferrovie Emilia Romagna. Riusciranno a surrogare i disastri di Trenitalia sulle tratte d’interesse pendolare?»Ma il quadro non è tutto nero. Alcuni capitoli ottengono l’approvazione di Fogliazza. Con riserva, però. E’ il caso dello sport, che avrà nuova linfa per 11 milioni di euro. «Iniziativa lodevole – commenta il consigliere del Carroccio – a patto che si garantiscano equi e omogenei stanziamenti a tutte le province». Cenni di assenso anche per i 13 milioni andati alla rete viaria. Rimane solo un dubbio: «A Piacenza quanti ne arriveranno?». Positiva, poi, l’idea di integrare di 3milioni e mezzo il settore dei servizi educativi e dell’infanzia, «a patto, però, che le nostre famiglie abbiano la priorità sugli extracomunitari». Tra critiche, moniti e raccomandazioni rimane, tra le altre, una speranza: «Che i due milioni previsti per lo spettacolo siano investiti per affermare la nostra identità padana: le nostre tradizioni, il dialetto, le nostre antiche e degne fisionomie locali».