Nuovo palazzo uffici: La lettera di Filiberto Putzu

Lunedì scorso la Giunta Reggi con la sua maggioranza ha aggiunto un importante tassello al mosaico del futuro Nuovo Palazzo Uffici comunali. Infatti con l’approvazione della variante urbanistica e commerciale, si è fatto un ulteriore passo verso la realizzazione della nuova sede unificata. Questo ulteriore passaggio non ha tuttavia ottenuto il parere favorevole del centrodestra. Non si contesta l’idea di una sede unica che dovrebbe, con l’accorpamento delle varie sedi sparse,  portare economie gestionati e maggiore efficienza del lavoro.  Comprensibili risultano anche le motivazioni portate a favore del progetto della sede comunale nella cosiddetta area ex-Unicem: area ceduta al Comune "a costo zero" (nell’ambito del piano di urbanizzazione realizzato da Orion e LegaCoop) e  viabilità (via Conciliazione e Corso Europa in via di completamento). Tuttavia  l’argomento merita ancora una volta di essere ripreso sottolineando anche i (tanti) fattori negativi. In primis l’accelerazione della pratica, con l’approvazione della variante, nelle more del bando di gara clamorosamente annullato con i conseguenti risvolti legali, giuridici ed amministrativi ancora da affrontare. Poi la scelta della  localizzazione geografica che baricentrerà diversamente la città, con ulteriore grave danno al centro storico attualmente in forte sofferenza. Viceversa  il  trasferimento colà dei servizi comunali, gioverà ad una certa economia che ha urbanizzato l’area dell’ex cementificio. E ancora restano fortissime le perplessità sul piano economico dell’operazione, e cioè la cosiddetta "permuta". All’imprenditore edile che si aggiudicherà i lavori verranno dati in cambio tutti i restanti immobili comunali, con azzeramento totale del patrimonio pubblico. A quanto ammonterebbe il costo di questa permuta immobiliare? E’ stato detto 21 milioni di euro circa. Ma questa cifra è destinata certamente a salire, per almeno 3 motivi. L’ipotesi di costo non tiene conto infatti dell’aumento di cubatura oggetto della variante approvata, dell’aumento dei costi in corso d’opera e degli arredi. E’ stato detto inoltre che l’ammortamento economico del nuovo palazzo si otterrebbe con un risparmio delle spese gestionali e di manutenzione, la cui entità non risulta esattamente quantificata, essendo oscillata per  voce dell’amministrazione da 200.000 a 600.000 euro/anno. In ogni caso pur ammettendo un risparmio in tal senso, quando il palazzo sarà stato infine compensato dai risparmi ottenuti (nella migliore ipotesi dopo  35 anni) , necessiterà esso stesso di consistenti spese di manutenzione. Infine un’ultima considerazione spiega la contrarietà del centrodestra piacentino al nuovo palazzo uffici comunali nell’area ex-Unicem, e cioè l’insufficiente valutazione da parte dell’amministrazione Reggi di aree alternative a quella scelta : dall’area ex Magazzini Generali all’area zona Galassia, fino alla mai sufficientemente approfondita area ex Ospedale Militare. Quest’ultima grazie alla presenza di ampi parcheggi, alla possibilità di modifiche migliorative della viabilità della zona, alla presenza dell’immobile già adibito ad ufficio anagrafe e al costituendo Parco del vallo delle Mura Farnesiane costituiva e costituisce una valida alternativa all’area ex Unicem. Non solo, ma in base alle mutate condizioni sia per quanto riguarda la riprogettazione del recupero delle aree militari che per la proposta del centrosinistra di eventualmente accorpare gli uffici di Comune e Provincia, l’area dell’ ex Ospedale Militare potrebbe rappresentare una opportunità per conciliare diverse esigenze e sgomberare il campo da critiche, sospetti e polemiche.  Filiberto Putzu, consigliere comunale Gruppo Popolo della Libertà.    Piacenza, 23 luglio 2009

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