INNALZAMENTO ETA? PENSIONABILE DELLE DONNE NEL LAVORO PUBBLICO

COMUNICATO delle donne della FIOM E FP – CGIL   PIACENZAPer la prima volta, con una straordinaria solerzia, il Governo accoglie i rilievi e risponde alle sanzioni dell’Unione Europea sull’uguaglianza tra donne e uomini, predisponendo un intervento legislativo che innalza l’età minima pensionabile per le donne dagli attuali 60 ai 65 anni di età, presentandolo come un intervento dovuto dalla politica delle pari opportunità. Il ministro Brunetta ha più volte ribadito che prolungare obbligatoriamente il periodo lavorativo delle donne va a favore di tutte quelle lavoratrici che sono state costrette (questo non lo dice) a sospendere il lavoro per fare le madri.E’ l’ennesimo atto di arroganza di questo Governo. Il governo meno europeista che si ricordi, questa volta si allinea a Bruxelles tanto celermente come non era mai avvenuto. Sul resto, vedi emissioni gas serra, l’Unione Europea non conta nulla. Ma sulle donne il Governo tira fuori le unghie e i denti. Europeismo dell’ultima ora, lo potremmo chiamare, o ipocrisia europeista. Un operazione di cassa brutale, fatta cinicamente su uno dei soggetti "deboli" del mercato del lavoro, senza mai pensare di mettere in campo vere azioni di sostegno a favore del lavoro femminile, pubblico e privato.Non lo possiamo accettare, non lo accettano le donne del lavoro pubblico e non lo accettano le lavoratrici del settore privato che vedono in questo provvedimento la testa d’ariete per intervenire sul sistema previdenziale nel suo complesso. Da settembre lanceremo come FP CGIL insieme alla FIOM CGIL iniziative di sostegno a questa battaglia partendo da una crisi economica che richiede, invece, risposte immediate all’impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati con misure volte a:·        GARANTIRE L’AUMENTO DELLE RETRIBUZIONI E DELLE PENSIONI, INIZIANDO DA QUELLE DELLE DONNE SEMPRE PIU’ ESPOSTE AL RISCHIO POVERTA’·        TUTELARE IL DIRITTO AD UNA PENSIONE DIGNITOSA, MIGLIORANDO I RENDIMENTI FUTURI, IN PARTICOLARE NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO, PER GARANTIRE A TUTTE E TUTTI UNA COPERTURA SUPERIORE AL 60% DELL’ULTIMA RETRIBUZIONE ·        DEFINIRE SUBITO I LAVORI USURANTI PER DONNE E UOMINI·        GARANTIRE UNA CONTINUITA’ CONTRIBUTIVA A MILIONI DI GIOVANI LAVORATRICI E LAVORATORI PRECARI DESTINATI, AD OGGI, AD UN FUTURO SENZA UNA PENSIONE DIGNITOSA.·        VALORIZZARE MAGGIORMENTE I PERIODI DI MATERNITA’ E DI CONGEDO PARENTALE ·    SVILUPPARE UNA VERA POLITICA DI PARI OPPORTUNITA’ CHE INVESTA NEI SERVIZI PUBBLICI, CHE SOSTENGA LE DONNE NEL MERCATO DEL LAVORO, CHE DIA IMMEDIATE RISPOSTE NEL LAVORO DI CURA, CHE SOLLEVI LE DONNE DA UN  PESO DI DOPPIO LAVORO OBBLIGATO IN TUTTE LE FASI DELLA VITA.Le donne della FP CGIL e FIOM CGIL impegneranno le rispettive categorie ad iniziative di mobilitazione.                                                     

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