"Salvaguardare le produzioni agricole italiane dalla concorrenza sleale di importazioni anonime che, una volta arrivate nel nostro Paese, si trasformano in prodotti italiani. E’ quanto hanno chiesto i mille produttori di Coldiretti che questa mattina hanno presidiato la sede della Regione Emilia Romagna. Una delle tante iniziative collaterali organizzate in tute le regioni del Paese che stanno accompagnando l’imponente manifestazione del Brennero.Ottenere la tutela del made in Italy con l’etichettatura obbligatoria dell’origine dei prodotti agricoli e agroalimentari e la realizzazione di una filiera agricola tutta italiana: queste le richieste dei manifestanti, al Brennero come nella torrida Bologna".Così una delegazione di imprenditori, (tra cui oltre 200 piacentini) guidata dal presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello con il vicepresidente regionale Luigi Bisi e l’intera Giunta, ha incontrato il governatore della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e gli assessori all’Agricoltura Tiberio Rabboni, e alla Politiche della Salute Giovanni Bissoni, ai quali ha presentato le proposte di Coldiretti per l’agricoltura italiana."Ma oltre alle richieste per la nostra mobilitazione, come piacentini, sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza, abbiamo colto l’occasione di sollecitare alla Regione, assieme al presidente del Consorzio di Bonifica, la deroga alla disposizione per il rilascio del minimo deflusso vitale per il Trebbia, senza la quale, ribadisce Bisi, sono a rischio le coltivazioni pregiate (ed in particolare il pomodoro) di oltre 15.000 ettari. Alla delegazione di Coldiretti, si è infatti unito il presidente Fausto Zermani, che ha così avuto modo di esporre direttamente ad Errani la necessità di un fattivo intervento della regione in tal senso, ottenendo l’impegno dell’assessore competente Lino Zanichelli ad affrontare in sede politica l’annosa questione.Inoltre, precisa Bisi, abbiamo ribadito la necessità di anticipare da subito (scadenza entro il 31 agosto) il disaccoppiamento totale per gli aiuti del pomodoro, richiesta che Errani si è impegnato a portare avanti con sollecitudine presso il Ministero in qualità di presidente della conferenza Stato-regioni.