L’europarlamentare europeo Tiziano Motti ha
fatto una bandiera politica della lotta alla pedofilia e ai sex
offender in genere e ora, dopo il caso dello stupratore seriale di
Roma, rilancia la campagna per il controllo continuo di chi si è
macchiato di reati sessuali e per "l’allarme rapido" contro la
pedofilia e la violenza nei siti internet.
L’On. Motti insiste sul ruolo
della Rete e dei nuovi media: "Qualche mese fa avevo chiesto
l’oscuramento e il sequestro del videogame giapponese che insegna a
stuprare una mamma sotto gli occhi dei propri figli. Di quel gioco non
si parla più, però la rete pullula di siti pedofili e che insegnano
ogni genere di crudeltà. Quello che viene oscurato oggi dalla polizia,
lo ritroviamo dopo poche ore sotto un dominio diverso".
"Per questo – continua Motti – avevo lanciato la proposta di un sistema
di allarme rapido a livello europeo, e intendo sottoporla al più presto
a Strasburgo e Bruxelles. Un sistema – spiega Motti – concepito sulla
falsariga di quello per i guasti alle centrali nucleari, che prevede di
allertare gli Stati e i media entro pochi minuti sulla base di una
valutazione attendibile dell’intensità del pericolo: non appena viene
individuato un sito pedofilo, violento, che promuove l’oppressione
delle donne e la schiavitù, il sistema di allarme rapido deve
permettere a ogni Paese di procedere all’ oscuramento immediato". "Il
sistema di allarme rapido deve funzionare come una rete in cui tutte le
polizie interagiscano. In questo senso il ruolo dell’Unione e del
Parlamento europeo sarà essenziale, soprattutto dal punto di vista
conclude Motti.