Un’occasione per cominciare a scrivere insieme il futuro dell’agricoltura piacentina: questo il significato dell’incontro che si svolge oggi a partire dalle 16.45 presso la sala riunioni della Coldiretti a Cortemaggiore, tra i vertici dell’organizzazione professionale, rappresentanti delle strutture economiche aderenti a Coldiretti ed il presidente della Provincia Massimo Trespidi e l’assessore all’Agricoltura Filippo Pozzi, un significativo appuntamento che sarà caratterizzato da un costruttivo confronto programmatico basato su quel documento del "buon governo del territorio" che già prima delle elezioni amministrative era stato illustrato a tutti i candidati locali.Com’è noto, chiarisce il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, in questo sintetico ma pregnante testo, elaborato sulle indicazioni fornite dai dirigenti territoriali, in base a ciò che era emerso nelle numerose assemblee zonali, Coldiretti ha dettagliato le priorità di intervento per valorizzare il ruolo dell’agricoltura nella nostra provincia, funzioni che non sono esclusivamente quelle di produrre beni materiali, ma anche di tutte quelle che le sono correlate, ovvero dare forza all’agricoltura nella sua capacità produttiva, puntare su qualità, identità, sicurezza e salute; valorizzare il territorio, garantendo maggiori servizi per assicurare la permanenza degli imprenditori che rappresentano un imprescindibile presidio di difesa e coesione sociale.Ma oltre a queste fondanti tematiche, continua Bisi, l’incontro con i decisori politici, sarà l’occasione per concretizzare quella sinergia e condivisione di temi che, siamo certi, ci saranno con la nuova amministrazione provinciale.I dirigenti territoriali, inoltre, presenteranno un documento operativo contenente le azioni e le richieste necessarie per lo sviluppo dell’agricoltura della nostra provincia. Tante importanti tematiche ovviamente riconducibili nell’alveo di quel grande progetto Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana, che oggi appare l’unica risposta per la difesa del reddito dei produttori, una vera e propria "rivoluzione" nella filiera, il risultato di quel percorso che la nostra Organizzazione ha iniziato nel 2000 con il Patto con il Consumatore. Coldiretti, ha concluso il presidente Bisi, ha assunto il ruolo e la responsabilità di governare l’agricoltura con l’obiettivo di condividere gli indirizzi programmatici e creare una rete di realtà economiche che permettano di trasferire maggior valore al mondo della produzione agricola; e con queste strutture vuole condividere anche il percorso di mobilitazione per cercare di mettere in trasparenza una situazione che sta causando la chiusura delle aziende agricole