Più cessazioni che iscrizioni tra le imprese nel primo semestre del 2009. Questo quanto risulta dai dati di Movimprese, l’archivio che attinge alle informazioni del Registro Imprese delle Camere di commercioA fine giugno le imprese registrate nell’archivio camerali di Piacenza sono risultate 31.900, novantacinque in meno di quelle che comparivano al 31 dicembre scorso. La riduzione più consistente è stata a carico delle imprese individuali, che risultano 114 in meno di sei mesi fa mentre il nucleo delle società di capitale si è appesantito di 33 realtà. Le iscrizioni che sono state perfezionate nel primo semestre 2009 ammontano a 1.096 ma le cessazioni complessive sono state 1.200. Questo vuol dire che il tasso di crescita semestrale è negativo e pari a -0,32%. Sono state 267 le imprese iscrittesi nel settore edile e 219 in quello del commercio, 116 invece hanno iniziato a lavorare in agricoltura. Tra le 1.200 realtà che hanno cessato l’attività 283 erano occupate nel commercio, 273 nell’edilizia e 203 nel settore primario. Passando all’analisi tendenziale, ovvero al confronto tra i dati del giugno 2009 e quelli del giugno 2008, la situazione è più pesante in quanto la differenza nello stock delle registrate sale a 301 unità: se a giugno 2009 le imprese sono 31.900 a giugno 2008 erano 32.201. In questo confronto il settore che esce con la riduzione più consistente è quello agricolo (89 imprese in meno), seguito dal manifatturiero (65 imprese in meno). Terzo in questa graduatoria il commercio (-56). Sono solo tre i comparti che invece hanno segnato un segno +:Altri servizi pubblici sociali e personali (+16), alberghi e ristoranti (+15) ed infine costruzioni (+12). La dinamica complessivamente negativa che ha investito il registro delle imprese non si è fermata solo a Piacenza. In Italia nel primo semestre del 2009 le cessazioni hanno sopravanzato le iscrizioni per 17.441 unità, in Emilia Romagna per 2.739. Tra le province vicine spicca Reggio Emilia, dove il saldo tra iscritte e cessate è stato negativo per 668 unità, ma anche a Parma il risultato è pesantemente negativo (-499).