Marocchino abbandona la moglie sua connazionale per una piacentina e quando torna a casa per riprendere le proprie cose, scoppia la lite. Altra lite fra una coppia di coniugi perché la donna si era allontanata da casa con le chiavi lasciando fuori il marito. Lite anche fra un marocchino e una guardia giurata per una questione di ticket all’Ausl di Barriera Milano. La volante di polizia è intervenuta per questi tre episodi avvenuti l’altro pomeriggio e nella notte in città. Alla vista degli agenti tutti quanti si sono subito calmati e la polizia ha così evitato che le cose potessero degenerare. Il primo intervento in ordine di tempo è avvenuto all’Ausl di barriera Milano, dove un marocchino aveva prelevato il ticket per una visita al piano interiore della struttura. E’ quindi salito ai piani superiori, ha effettuato la visita e quando è sceso, ha lamentato con la guardia giurata di aver consegnato cinquanta euro ma di non aver ricevuto in cambio il resto dovuto, come segnalato dal ticket. Ne è nato un diverbio, in seguito al quale sono dovuti intervenire gli agenti della volante per calmare il nordafricano. In serata la volante è poi accorsa in via Roma per un diverbio fra marito e moglie. L’uomo era infatti rimasto chiuso fuori di casa perché la moglie si era allontanata pare anche con le sue chiavi. Al ritorno della consorte l’uomo si è infuriato e qualcuno preoccupato della piega che stavano prendendo gli avvenimenti, ha chiamato il 113. Quando la pattuglia della volante è arrivata sul posto i due si sono subito calmati. L’ultimo intervento intorno alle 21.30 in via Scalabrini dove un marocchino trentenne era tornato nella casa dove viveva con la moglie che aveva lasciato per una piacentina. Da quanto si è appreso il nordafricano, voleva recuperare alcune cose sue lasciate nella casa. La moglie pare però si sia opposta affrontando in strada l’uomo e la sua attuale convivente, una donna piacentina di 55 anni. Ne è nato un diverbio e qualcuno si è preoccupato ed ha telefonato al 113 segnalando una lite in strada. Sul posto è accorsa una pattuglia della volante, la donna con gli agenti si è lamentata del fatto che il marito da quando è fuggito di casa non verserebbe i dovuti alimenti, l’uomo ha invece lamentato il fatto che le sue cose erano rimaste nella casa di via Scalabrini e non aveva avuto possibilità di recuperarle. Gli agenti sono riusciti a calmare gli animi, invitando le parti a trovare un accordo pacificoUn gruppo di albanesi con anche un marocchino, guidati da un minorenne albanese avrebbero malmenato e minacciato per anni, cinque studenti piacentini e li avrebbero costretti a versare loro almeno 5 o 6 euro la settimana. I cinque stranieri sono stati denunciati a piede libero per estorsione. La noztiia è stata resa nota oggi dai carabinieri della Compagnia di Piacenza e di San Nicolò che si sono occupati delle indagini del caso. Gli albanesi denunciati sono un 17enne, ritenuto il capo, un 18enne, il suo braccio destro, un 19enne e un 21enne, denunciato anche un marocchino di 27 anni. Le vittime erano tutte di età compresa fra i 13 e i 15 anni. Studenti e presunti aggressori erano tutti di San Nicolò, nell’hinterland di Piacenza. Gli albanesi e il marocchino avrebbero aggredito e malmenato a schiaffi ed a calci gli studenti presso i giardini pubblici o avrebbero loro teso agguati mentre si recavano in piscina. Gli episodi di aggressione sarebbero decine e sarebbero iniziati tre anni fa. Sarebbero proseguiti fino a pochi giorni fa quando il padre di uno degli studenti si è reso conto di quello che stava accadendo è si è rivolto ai carabinieriRuba un carica batterie di navigatore satellitare a bordo di una macchina in sosta e finisce in una cella delle Novate. E’ accaduto ad un ventunenne rumeno, colto con le "mani nel sacco" dalla polizia. Con lui anche un quindicenne rumeno che è stato denunciato a piede libero. E’ accaduto ieri mattina alle 4 circa, in via San Sepolcro. I due erano stati notati da un cittadino mentre tentavano con pazienza di abbassare un finestrino elettrico di una macchina in sosta. Facendo pressione con le mani erano riusciti ad abbassare il vetro di un finestrino ed a prelevare dall’abitacolo il caricabatteria del satellitare. Proprio in quel momento è sopraggiunta una pattuglia della volante, i cui agenti hanno pizzicato i due rumeni accanto alla macchina con il finestrino abbassato. Il maggiore dei due pare avesse con sé il caricabatteria. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di furto, non ha potuto beneficiare della sospensione condizionale della pena, per i suoi precedenti. Il quindicenne è stato denunciato, sempre per furto al tribunale dei minori di Bologna.