Alfonso Filosa, il responsabile della Direzione provinciale del lavoro, arrestato nei giorni scorsi per un presunto giro di mazzette che avrebbe in lui il proprio fulcro, potrebbe aver esportato valuta oltre confine aprendo conti correnti in Croazia e Slovenia. E’ quanto stanno cercando di accertare i carabinieri del nucleo investigativo guidati dal tenente Rocco Papaleo e dai carabinieri dell’Ispettorato del lavoro diretti dal maresciallo Fabio Bartolotta e coordinati dal sostituto procuratore Antonio Colonna. Per il momento gli inquirenti hanno trovato una mezza dozzina di conti correnti aperti dal Filosa, o a lui riconducibili, in diversi istituti di credito del cremasco e del mantovano ma sono ancora numerose le risposte che devono arrivare. Un vero e proprio "tesoretto" quello che sta venendo a galla, i documenti bancari svelano infatti che tra gli assegni che sono stati versati sui conti correnti di Filosa non ci sono solo quelli dei due imprenditori già denunciati. E il quadro potrebbe ampliarsi. Verrà presentata in queste ore, al Tribunale del riesame di Bologna, la richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Filosa.