"Il settore stava tenendo nonostante la crisi, i clienti non mancavano: il lavoro c’era. Ma perché allora tutti i 14 dipendenti della lavanderia industriale MG Servizi di Bettola (3 uomini e 11 donne) sono stati licenziati dall’oggi al domani?". E’ quanto si chiede la Filtea Cgil di Piacenza per bocca del segretario Floriano Zorzella. "E’ stato un fulmine a ciel sereno, un comportamento profondamente scorretto probabilmente al di fuori delle norme vigenti – denuncia in un comunicato il segretario provinciale della Filtea Cgil di Piacenza – i 14 dipendenti dell’azienda sono stati licenziati nonostante mercoledì 1 luglio fosse stato raggiunto un accordo tra sindacato e parte datoriale, in cui la MG Servizi si impegnava a proseguire l’attività per dare spazio ad un altra azienda del settore disponibile a rilevarne l’attività". La MG Servizi era indietro di alcune mensilità con gli stipendi: per questo i lavoratori si erano messi in assemblea permanente. Nonostante questo hanno garantito la consegna delle merci ai clienti. "Abbiamo fatto tutto il possibile per raggiungere un accordo che tutelasse questa importante attività produttiva su un territorio duramente colpito dalla crisi come l’alta Valnure – basti ricordare il periodo di Cassa integrazione che stanno vivendo i dipendenti della Missauga e della Mattia-T nel tessile e la Carrara Serramenti – ma nonostante la grande competenza dei dipendenti, l’organizzazione di un orario ridotto che garantiva l’occupazione di tutti, da giorni si assisteva alla progressiva uscita di materiali e attrezzature dall’azienda, fino a stamattina quando sono spariti i sacchi della biancheria da lavare" spiega ancora il segretario della Filtea-Cgil. "Cedendo clienti e parte dell’attrezzatura, è possibile che la MG Servizi abbia raggiunto un accordo commerciale con un altra società – commenta Zorzella – lasciando da parte i dipendenti che hanno fatto di tutto per proseguire un’attività importante per la zona che serve ristoranti e attività turistiche". I dipendenti della MG Servizi sono entrati in lotta attraverso la forma dello sciopero, nel frattempo la Filtea ha avviato contatti con l’amministrazione comunale di Bettola per cercare degli strumenti al fine di ottenere un pronto reinserimento dell’attività produttiva e dei 14 dipendenti.