Martedì prossimo, 26 Maggio, prende forma il progetto POLIPIACENZA

Il giorno 26 maggio 2009  consolida le proprie basi il progetto POLIPIACENZA, si procederà alla firma per la costituzione dell’Associazione. Dopo una fase di consultazione di tutte le  categorie economiche e delle Istituzioni avvenuta in più riprese, in data 8 aprile 2008,  attorno ai tavoli della Fondazione di Piacenza e Vigevano si ritrovavano i sostenitori storici della Sede di Piacenza del Politecnico, insieme ad una nuova  presenza significativa l’Assessore Regionale alla Scuola,  Formazione, Lavoro, Università e Pari Opportunità Dott.sa Paola Manzini.  Le Istituzioni piacentine, anche per il legame stabilito  dall’Assessore all’Università del Comune di Piacenza,  Annamaria Fellegara,  trovavano finalmente un sostegno chiaro e determinato al progetto formativo del polo universitario piacentino da parte della Regione Emilia-Romagna, rappresentato dall’indimenticata Paola Manzini e dal suo staff.  La convinta partecipazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Banca di Piacenza, della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, di Confindustria ha costituito un  pilastro fondante essenziale. D’altro canto le Istituzioni hanno proceduto a tramutare in partecipazione effettiva la volontà degli Amministratori.  Il percorso per l’approvazione ha seguito tutte le procedure, ha affrontato  le aule consiliari di Comune, Provincia e Regione riscuotendo un consenso pressoché unanime. Martedì 26 maggio potrebbe essere una data storica per la formazione in Ingegneria e Architettura del Polo universitario piacentino.  Si ripete l’inizio di un  percorso che presenta affinità con quello che nel 1863 ha portato alla nascita del Politecnico di Milano e nel 1949 ha portato alla nascita della Facoltà di Agraria dell’ Università Cattolica a  Piacenza.  Il lavoro da svolgere è ancora enorme ma gli esempi di riferimento consentono una ragionevole fiducia che scaturisce da molteplici considerazioni.Il territorio piacentino vede ormai da un decennio e da alcuni anni anche la Regione Emilia – Romagna, nel Politecnico di Milano,  un interlocutore importante per lo sviluppo economico e sociale e fornisce nel contempo delle importanti indicazioni per consentire un ulteriore rafforzamento della collaborazione.Vista la continua evoluzione del contesto in cui la sede di Piacenza del Politecnico di Milano opera , è fondamentale ridefinire e concretizzare i contenuti della partnership sostanziale creatasi nel corso degli anni. Le linee di indirizzo ampiamente condivise anche a livello politico istituzionale, obbligano a un ripensamento ponendo maggiore attenzione al ruolo dell’università nello sviluppo di attività di ricerca in grado di contribuire ad una apertura internazionale dei nostri territori e alla creazione di nuova imprenditorialità. Queste indicazioni trovano fortunatamente un terreno fertile nell’insediamento del Politecnico di Milano a Piacenza, per la scelta già effettuata in passato dai sostenitori storici e dalla Regione Emilia- Romagna, attraverso l’Assessorato attività produttive, sviluppo economico, piano telematico, di supportare il territorio attraverso la realizzazione di due importanti laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico, il MUSP nel settore delle macchine utensili e il LEAP in quello energetico.Sulla base delle  considerazioni esposte e del sostegno che ciascuno  degli enti partecipanti ha fornito con proprie modalità, la strategia del Politecnico a Piacenza si potrà articolare in quattro linee principali di sviluppo: Nell’Ingegneria meccanica, con il ciclo formativo di I e II livello, che è ben supportato dalle infrastrutture di ricerca del MUSP, e che consente già oggi un pieno supporto alle esigenze delle imprese del territorio;Nell’Ingegneria dell’energia, verrà garantita l’alimentazione dei laboratori con ricercatori di qualità attraverso la possibile istituzione nei prossimi anni, di un corso di laurea di II livello;  la vicinanza con i laboratori della SIET, del CESI consentiranno all’Ateneo in particolare di insediare a Piacenza attività di ricerca nel campo delle energie a ridotta emissione  di diossido di carbonio. Nella logistica, sono mantenute a Piacenza attività di ricerca applicata, grazie all’entrata del Politecnico di Milano nella Fondazione ITL, e che potranno consentire l’eventuale l’attivazione di Master sulla base di esigenze formative che si dovessero manifestare; Nell’architettura, è presente l’intero ciclo formativo di I e di II livello con laurea Magistrale riconosciuta a livello UE, tenuta in lingua inglese. La ricerca per le tematiche di Architettura si fonda sui seguenti Laboratori: Il laboratorio LabSAT  è una struttura del DIAP che svolge funzioni sia  di didattica che di ricerca, con riferimento alle politiche temporali urbane di cui  è leader in Europa. Il laboratorio "Città di Piacenza" è una struttura del DIAP che svolge funzioni sia di didattica che di ricerca. Esso comprende una sezione dedicata al tema della "Costruzione storica della città". Il laboratorio  "Architettura dei luoghi della mobilità " è una struttura del DIAP che svolge funzioni didattiche e di ricerca, con particolare riferimento ai problemi di progettazione di attrezzature e spazi di rilevanza strategica per i sistemi della mobilità urbana-territoriale.  Per radicare ulteriormente la presenza sul territorio e condividere appieno le strategie di sviluppo dell’innovazione della Regione Emilia Romagna, il Politecnico, attraverso il Polo di Piacenza,  ha deliberato  di  chiedere l’ammissione  alla società consortile regionale  ASTER. 

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