Al via l’associazione dei produttori di suini allo stato brado.

Prende corpo l’associazione dei produttori del suino allo stato brado. In un incontro svoltosi oggi negli uffici della Provincia al palazzo dell’Agricoltura, Amministrazione provinciale, Associazione dei Produttori, Consorzio dei salumi tipici piacentini e Azienda USL hanno approvato il disciplinare che regola i criteri di allevamento dell’animale e il marchio ("Il Brado Piace", questo il titolo) che caratterizzerà la produzione dell’associazione. Che, al momento, coinvolge sette aziende, sparse lungo tutto l’arco della nostra area appenninica, ma che è aperta ad accogliere chiunque voglia aderire, rispettando i criteri di allevamento previsti dal disciplinare. Che diventerà legge mercoledì 20 maggio, quando sarà approvato dalla Giunta provinciale. All’incontro di cui parliamo, svoltosi in mattinata, erano presenti gli assessori provinciali all’Agricoltura, Mario Spezia, e al Turismo, Mario Magnelli, il presidente dell’associazione dei produttori, Andrea Bonfanti, il presidente del Consorzio salumi tipici piacentini, Roberto Belli, con l’esperta Alessandra Scansani, Pietro Natale, coordinatore dell’Area servizi alle imprese, politiche del lavoro e sistema formativo della Provincia, il dott. Carlo Fea, del servizio veterinario dell’azienda USL, e il dott. Bastiano Mossa, veterinario che opera nella zona di montagna dove si trovano gli allevamenti. "Un progetto avviato dalla Provincia cinque anni fa – ha ricordato Mario Spezia nella conferenza stampa che ha seguito l’incontro – , che si era un po’ perso per strada ma che ora, con l’approvazione del disciplinare (che rispetta fedelmente le disposizioni regionali) e con l’attivazione di una filiera che consentirà ai produttori di portare la loro carne nei centri di vendita, è definitivamente decollato. Gli allevatori potranno nei prossimi mesi mettere in vendita la carne fresca dei loro allevamenti, contrassegnandola con il marchio di riconoscimento. Per i salumi ci vorrà un po’ più di tempo". "Un progetto – ha ricordato Pietro Natale – la cui realizzazione ha comportato una spesa complessiva di 300 mila euro, 80 mila dei quali messi a disposizione da SOPRIP, 20 mila dalla locale Camera di Commercio ed il resto (200 mila euro) dalla Provincia. Dopo una fase di sperimentazione seguita dall’Azienda Tadini si è avviata una stretta collaborazione con il Consorzio dei salumni tipici che ha portato a definire la certificazione e alla tracciabilità del prodotto" "Il mio Consorzio – ha detto Belli – ha aderito al progetto perché coerente con i suoi obiettivi, ovvero l’incremento della popolazione suina. E’ un progetto serio, che dà ordine al settore". Per Andrea Bonfanti, saranno fondamentali, per il successo delle produzioni della sua Associazione, la creazione di una filiera completa e tracciabilità e certificazione del prodotto, per garantirne qualità e genuinità. Chiudendo la serie degli interventi, Mario Magnelli ha ricordato il legame tra enogastronomia e turismo. "Ad attrarre turisti nel nostro territorio – ha detto – è l’offerta di prodotti di qualità, e questi lo sono. L’idea di mettere la nostra offerta migliore a disposizione del sistema promozionale funziona. Lo dimostra l’aumento del numero di visitatori della nostra provincia".

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