Segue il comunicato del consigliere regionale Nino Beretta(Pd): «Ritengo davvero positiva l’approvazione in Assemblea Legislativa del progetto di legge sul riordino dei Consorzi di Bonifica che, a livello regionale, si dimezzano passando da 16 a 8 con una significativa riduzione dei costi di gestione. Di conseguenza, vengono ridefiniti anche gli attuali confini e resi più aderenti possibile a quelli dei bacini idrografici, in modo da aumentare l’efficacia operativa dei Consorzi stessi. Per quanto riguarda la provincia di Piacenza, si passerà dai due Consorzi di Bonifica (bacino di ponente e bacino di levante) a uno solo.Contestualmente, grazie ad un accordo tra Regione, sindacati di categoria e associazioni agricole, il riordino comporterà una ricollocazione delle diverse posizioni lavorative senza licenziamenti: obiettivo comune è quello di promuovere politiche attive del lavoro, valorizzare le professionalità e ottimizzare l’impiego del personale esistente. Inoltre verrà costituito un "tavolo" per monitorare e indirizzare il processo di riorganizzazione.Personalmente, sono portato a pensare che per raggiungere importanti traguardi sia necessario affrontare il percorso una tappa alla volta. Infatti, questo è solo un primo e fondamentale passo che, a breve, darà l’avvio a un più generale ed organico progetto di riforma delle Bonifiche grazie al quale si riusciranno ad affrontare molte altre questioni. Questo atto dimostra senza alcun dubbio la chiara volontà da parte della Regione Emilia Romagna di proseguire sulla strada della semplificazione: concretamente, si tratta di riordinare e snellire il più possibile gli Enti che si occupano di gestione del territorio, compattare le funzioni e razionalizzare al massimo le risorse. Il resto, sono considerazioni di chi sventola la bandiera della semplificazione e poi fa di tutto per mantenere l’esistente così com’è.Infine, sempre nell’ultima seduta del Consiglio regionale, grazie soprattutto al contributo del gruppo assembleare del Partito Democratico, è stata definitivamente votata la modifica dello Statuto che mantiene a 50 il numero dei Consiglieri. Senza questa modifica, infatti, dal 2010 i Consiglieri regionali sarebbero passati a 67. Una scelta responsabile che rafforza ulteriormente l’attenzione della nostra Regione al risparmio e al buon governo».