E’ stato presentato ieri (mercoledì 22 aprile) in Provincia lo studio di prefattibilità di una variante in galleria della strada provinciale n. 586 della Val Dell’Aveto, presso la località Bosco Grande, all’altezza del bivio per Cattaragna, tra il Km. 14+800 e il Km. 18+800. E’ uno dei tratti più stretti dell’arteria, dove in certi punti il tracciato è scavato nella roccia. All’incontro, convocato dal Presidente della Provincia Gianluigi Boiardi, erano presenti, oltre all’Assessore provinciale ai lavori pubblici Patrizia Calza e ai tecnici della Provincia, anche l’Assessore regionale al Territorio Marioluigi Bruschini, il Consigliere Provinciale Paolo Briggi, il vicesindaco del Comune di Ferriere Paolo Scaglia e rappresentanti dei Comuni liguri di Chiavari, Rezzoaglio e Santo Stefano. Il dirigente del servizio Infrastrutture stradali e Viabilità della Provincia Davide Marenghi ha illustrato le caratteristiche tecniche dell’intervento e le problematicità connesse alla sua realizzazione. In particolare, il tracciato proposto avrebbe una lunghezza di 1.585 metri, copertura massima di 300 metri e un dislivello del 9%. Il costo dell’opera , comprensivo delle indagini e della progettazione, ammonterebbe a 35 milioni di euro. "La variante proposta – ha osservato l’assessore Calza – risponde all’obiettivo primario di mettere in sicurezza la viabilità su una strada interessata periodicamente da pericolosi dissesti e da crolli, e soprattutto rende transitabile a qualsiasi mezzo, anche agli autoarticolati e autosnodati, il tratto della S.P. 586 in prossimità della "Teccia" che ad oggi è a loro interdetto". Il consigliere Briggi e gli altri amministratori locali hanno sottolineato come l’intervento appaia strategico non solo per tutto il territorio della Valle dell’Aveto ma anche per lo sviluppo turistico ed economico di una vasta area ligure ed emiliana. L’assessore Bruschini ha espresso la volontà di sostenere l’intervento proponendone l’inserimento nella programmazione regionale 2011- 2013. Sarà necessario tuttavia il sostegno e il contributo anche della Regione Liguria, alla quale lo studio verrà presentato a breve. La proposta sarà illustrata anche alla Provincia di Genova.