Donne e mercato del lavoro, presentati in Provincia 26 tirocini formativi

26 tirocini formativi e di orientamento volti a favorire l’ingresso oppure il reingresso di donne nel mercato del lavoro. E’ la nuova iniziativa messa in campo dall’amministrazione provinciale e dalla Consigliera di parità Rosa Maria Susani. I tirocini sono rivolti a donne in situazione di svantaggio, giovani donne laureate e donne ultratrentenni.Ad illustrare i dettagli dell’iniziativa sono intervenuti oggi, nella sala Giunta della Provincia, il Presidente Gianluigi Boiardi, l’assessore provinciale al Lavoro Fernando Tribi, con la dirigente del servizio Manuela Moreni, e la consigliera di parità Rosa Maria Susani. L’importanza delle azioni messe in campo è stata sottolineata dal Presidente Boiardi, secondo cui "le iniziative di politica attiva del lavoro risultano di particolare significato in quanto le donne sono sicuramente più esposte alle conseguenze dell’attuale crisi economica. Gli stage o tirocini di formazione e orientamento sono delle soluzioni particolarmente consone per i target individuati. Per le neo laureate che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro, si configurano infatti come un’utile opportunità per testare le proprie capacità e le proprie attitudini professionali; un’esperienza di questo tipo è inoltre particolarmente utile successivamente quando concretamente ci si deve inserire stabilmente nel mercato del lavoro". Altro punto di innovazione è la possibilità offerta anche alle laureate negli atenei piacentini, ma non residenti, di accedere ai tirocini. L’assessore Tribi ha poi sottolineato l’efficacia delle iniziative messe in campo. "Il pacchetto di iniziative odierno, finanziato per 70mila euro, affianca quello del valore di 130mila euro già reso disponibile dalla Provincia nell’ambito dell’avviso per la Formazione professionale, che consente l’avvio di progetti di tirocinio per giovani alto scolarizzati e donne ultratrentenni. Una risposta che speriamo possa risultare, come già accaduto in passato, motore per l’inserimento nel mondo del lavoro. E per questo dobbiamo ringraziare anche le università e Confindustria per il confronto stimolante che ci hanno fornito". Nel dettaglio, la Provincia metterà a disposizione complessivamente circa 70mila euro riconoscendo alle tirocinanti un’indennità individuale pari a: 1395 euro per un massimo di 450 ore di tirocinio per le donne svantaggiate (è inoltre previsto un ulteriore contributo di 200€ per ogni mese di tirocinio svolto, per chi concluderà il percorso); 400 euro mensili per un periodo di tirocinio di un massimo di sei mesi per le donne ultratrentenni; 500 euro mensili per un periodo di tirocinio di un massimo di sei mesi per le giovani laureate.Per le donne ultratrentenni e le giovani laureate un’ulteriore rimborso di 300 euro verrà riconosciuto dai datori di lavoro ospitanti.I tirocini per le donne in situazione di svantaggio e ultratrentenni verranno avviati secondo la modalità just in time e le domande di partecipazione potranno essere presentate fin da oggi.Per le donne laureate è invece prevista la possibilità di presentare la propria candidatura alla Provincia entro il 30 aprile. Gli avvisi pubblici contenenti la disciplina per la partecipazione alle iniziative sono rinvenibili sul sito internet della Provincia all’indirizzo www.provincia.pc.it, sezione lavoro. Informazioni possono essere richieste ai Centri per l’impiego della Provincia."Un dato importante da evidenziare è che dal monitoraggio effettuato dai Centri per l’impiego risulta  come oltre il 40% dei tirocinanti  vengano assunti dall’azienda presso cui hanno svolto lo stage; per l’80% dei tirocinanti il tirocinio è un’esperienza fondamentale ed un veicolo per l’inserimento nel  nel mondo del lavoro. – ha ribadito la consigliera di parità Rosa Maria Susani -. Per le persone in condizione di svantaggio possono costituire momento determinante di un percorso, magari più articolato, mentre per le donne ultratrentenni divengono un importante strumento di reingresso nel mercato del lavoro consentendo alle aziende di avere tempo di conoscere e verificare le attitudini personali e le capacità professionali dei potenziali collaboratori".

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