Ferriere, riaperto il ponte sul Nure

Riaperto al traffico nella mattinata di oggi il ponte sul Nure di Ferriere, lungo la ex statale, ora provinciale, 654, che da Piacenza arriva al confine provinciale percorrendo tutta la val Nure. Il manufatto, ristrutturato secondo criteri rigorosamente antisismici con fondi (800 mila euro) messi a disposizione dall’Ente proprietario, la Provincia, è stato riaperto con una breve cerimonia, presenti l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Patrizia Calza, due assessori del Comune di Ferriere, Paolo Scaglia e Giuseppe Mainardi, l’assessore della Comunità montana Nure Arda Giancarlo Opizzi, il consigliere del Comune di Ferriere Luigi Masera, il consigliere provinciale di zona Paolo Briggi, il titolare di una delle imprese costruttrici, Deliso Vetrucci, ed i seguenti tecnici del Servizio Infrastrutture stradali e Viabilità della Provincia, che ha redatto l preto esecutivo ed ha coordinato  lavri: l’ing. Silvia Ponzini, direttrice dei lavori, le progettiste ingg. Valeria Toscani e Katia Merli, l’ing. Andrea Reggi, responsabile del procedimento, il coordinatore della Sicurezza, geom. Oreste Guglielmetti.L’intervento ha consentito di consolidare un’arcata danneggiata, di ampliare la sede viaria e di provvedere alla manutenzione straordinaria del manufatto. I lavori sono iniziati a settembre e sono stati condotti con notevole velocità nonostante il maltempo di quest’inverno. Hanno comportato per la Provincia, come sopra specificato, una spesa complessiva di 800 mila euro. Nella redazione del progetto il Servizio Infrastrutture stradali e Viabilità ha fruito della consulenza, per le parti strutturali, dell’ing. Stefano Rossi di Piacenza. I lavori di consolidamento hanno comportato interventi sia diretti che indiretti. Con i lavori indiretti si sono inseriti dei micropali all’interno della pila e della spalla che sostengono l’arco danneggiato. Le testate dei micropali sono collegate tra loro da travi in acciaio, e questo ha consentito di trasferire i carichi che prima gravavano sull’arcata direttamente al terreno. Con gli interventi diretti si è provveduto al restauro dell’arcata con un lavoro di "cuci – scuci", utilizzando materiale dello stesso colore di quelli esistenti.  Il sistema di micropali e di travi di collegamento non ha riguardato solo l’arcata danneggiata ma anche le altre tre. Ciò ha permesso di ampliare la soletta stradale esistente da 6 metri e mezzo a 9 metri, e ha consentito sia di migliorare la sicurezza della circolazione stradale, sia di alleggerire il carico di traffico che in precedenza gravava sulla struttura "storica". I pedoni vengono protetti dal traffico veicolare da una barriera in legno e acciaio. Il parapetto metallico è stato sostituito da un parapetto anch’esso in legno e acciaio. I lavori, come è noto, hanno imposto la chiusura del ponte al traffico. Per consentire i collegamenti tra le due sponde è stato allestito un guado provvisorio, con relative rampe di raccordo alla viabilità esistente. L’intervento non è ancora del tutto conclusi: va completato il restauro della struttura "storica" (pila in alveo), va verniciata la soletta, vanno consolidate le fondazioni. L’intervento è stato realizzato da un  raggruppamento temporaneo di imprese composto dalla ditta "Granelli Cosruzioni S.r.L." di Salsomaggiore, in qualità di mandataria, e dalle ditte "Vetrucci s.r.l." di Lugagnano e "Bonvicini S.p.a." di Piacenza, in qualità di mandanti.

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