Patologie del tratto ano-rettale: il dolore si può vincere

Emorroidi, ragadi e ascessi, magari associati a forme di stipsi. Disturbi fastidiosi e spesso connotati da dolore che colpiscono fasce anche ampie di popolazione. Curarsi si può e con risultati efficaci.L’Azienda Usl di Piacenza ha potenziato l’attività del dipartimento di Chirurgia generale, costituendo a Castel San Giovanni un apposito centro di riferimento provinciale per le patologie proctologiche e del pavimento pelvico. L’ambulatorio si occupa della presa in carico di pazienti con sintomatologia del tratto ano-rettale ed è gestito da chirurghi dedicati, che si occupano specificatamente di questi disturbi (Stefano Lucchini, direttore dell’unità operativa di Chirurgia della Valtidone; Stefano Carini; Davide Piccolo). I cittadini possono accedere a una visita proctologica nel centro su indicazione del proprio medico di famiglia qualora il professionista abbia riscontrato emorroidi, ragadi, ascessi perianali, proctorragia, incontinenza fecale, stipsi o patologie dell’area pelvico-perineale. La prenotazione della prestazione avviene tramite Cup. Al centro sono inoltre inviati, in una logica di rete, i pazienti che – dopo una visita specialistica in qualsiasi altra sede aziendale – abbiano necessità di eseguire esami diagnostici di approfondimento (secondo livello). In questo caso è il professionista chirurgo che prenota direttamente a prestazione a Castelsangiovanni. Il centro si avvale di una strumentazione completa per la valutazione dei singoli casi.È quindi possibile effettuare endoscopie diagnostiche e operativa; ecoendoscopie per esami endo anali per patologie flogistiche e dell’apparato sfinteriale e per esami endorettali per la stadiazione delle lesioni retto e manometria anorettale per lo studio funzionale.Alla realizzazione del centro di Proctologia, l’Azienda Usl ha affiancato anche un significativo investimento in termini di dotazione strumentale: per Castelsangiovanni è infatti in corso l’acquisto di un ecografo di ultimissima generazione che permette una visione tridimensionale del tratto. La strumentazione garantisce quindi terapie più facili ed efficaci per i pazienti. Un impegno rilevante degli operatori del centro, sia nella fase di diagnosi sia in quella di cura, è rivolto al controllo del dolore: gli ospedali piacentini partecipano infatti da anni a progetti e percorsi regionali di controllo del dolore. Per esempio, se un paziente con emorroidi deve essere sottoposto a un intervento chirurgico (circostanza che si realizza normalmente solo nel 30 per cento dei casi, quando le terapie mediche e i consigli per modificare lo stile di vita non possono essere sufficienti per risolvere la patologia), oggi è possibile ricorrere a tecniche operatorie minivasive rapide ed efficaci. Il decorso post operatorio è quasi costantemente indolore. Gli operatori sanitari, secondo protocolli condivisi, pongono la stessa attenzione al dolore del paziente nella fase diagnostica: quando si deve ricorrere a strumentazioni invasive, viene proposta una procedura di sedazione.

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