La Provincia di Piacenza, anche d’intesa con la Prefettura, nell’intento di rispondere al moto di solidarietà e di generosità manifestato in queste ore da cittadini ed Enti piacentini verso le popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto fa presente quanto segue: la gravità del sisma che ha interessato la provincia dell’Aquila fa si che la società civile nel suo insieme manifesti problemi e necessità di ogni tipo. D’altro canto l’arrivo in loco, in modo non organizzato, di ogni tipo di bene di consumo e di conforto, o di persone disposte ad operare, potrebbe comportare un ulteriore aggravamento del quadro organizzativo tipico delle prime fasi di emergenza.E’ necessario, pertanto, attendere che dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, attraverso le Regioni, giungano alle Province precise indicazioni rispetto al quadro delle necessità distinte per quantità, qualità dei beni e delle persone e per tempi di trasferimento e per quale destinazione.Nel frattempo occorre comunque registrare la disponibilità e la generosità di ogni cittadino, di ogni Organizzazione e di ogni Ente prendendo diligente nota dei beni messi a disposizione, della professionalità dei volontari disponibili a recarsi sul teatro del terremoto, con la consapevolezza che nessun bene e nessun volontario potrà essere trasferito senza una precisa richiesta attraverso le procedure sopra indicate.Per quanto attiene le sottoscrizioni in denaro, le stesse possono essere eseguite telefonando al numero 48050, indicato dal Dipartimento, attraverso il quale si offre 1 Euro per ogni telefonata oppure costituendo conti correnti dedicati presso gli Istituti di credito per il successivo trasferimento dei fondi nel modo che sarà successivamente indicato. A tale proposito occorre prestare la dovuta attenzione per non consegnare danaro a persone non autorizzate ad alcun tipo di raccolta di fondi;si ritiene che l’attività di registrazione e di monitoraggio delle richieste e delle proposte, provenienti dalla comunità piacentina e indirizzate alla cittadinanza abruzzese coinvolta nell’emergenza sismica, debba essere messa in capo ai Comuni della provincia, alle Comunità montane ed alla Amministrazione Provinciale, la quale fungerà anche da collettore di tutte le proposte per il successivo, organizzato inoltro alla Regione.