Edilizia scolastica, pochi denari

Brutte notizie per gli enti locali piacentini sul fronte dell’edilizia scolastica: i soldi che arriveranno quest’anno dallo Stato saranno ancora meno dei già pochi assegnati l’anno scorso. In tutto 900.598 euro, tutti da impegnare nella messa in sicurezza degli edifici scolastici, ovvero in opere quali adeguamento degli impianti, bonifica ambientale (amianto), superamento delle barriere architettoniche e così via. A questi fondi  vanno aggiunti 88.394 euro messi a disposizione dalla Regione utilizzabili per interventi anche di altro genere, ma il cui costo complessivo non superi l’importo di 176 mila euro (il resto della somma è a carico degli enti locali interessati). La non lieta novella è stata data ai Comuni dall’assessore provinciale ai lavori pubblici Patrizia Calza oggi, in Provincia, all’incontro convocato appunto per informare sui fondi 2009 del piano triennale 2007 – 2009, messi a disposizione in base alla legge 23 del 1996. Ad informare i rappresentati dei comuni (numerosi) c’erano, al fianco dell’assessore, l’ing. Stefano Pozzoli, dirigente del servizio Edilizia e Coordinamento grandi opere della Provincia, e l’ing. Davide Marchi, dello stesso servizio. I fondi, ha ricordato l’assessore, vengono assegnati in base ad una legge, la 23 del 1996, che nel decennio trascorso è stata soggetta ad alterne vicende (finanziata in certi anni, non finanziata in altri). Nel 2008 alla nostra Regione toccarono 5 milioni e 200 mila euro, cifra già scarsa. Quest’anno, il finanziamento si è ulteriormente ridotto: 4 milioni di euro circa, con una riduzione del 20% e con conseguente taglio di finanziamenti anche per gli enti locali del territorio. Come è intuibile, le informazioni dell’assessore Calza non sono state accolte di buon grado dagli amministratori presenti. Le risorse assegnate, in effetti, aprono ben scarse possibilità di intervento. Tra l’altro, consentono il finanziamento di progetti per un obiettivo, la messa in sicurezza degli edifici, che per la nostra provincia non è una priorità (le nostre scuole, come dimostra una recente indagine del Sole 24 ore, sono tra le più sicure d’Italia). Sarebbero di gran lunga più opportuni, per le nostre esigenze, finanziamenti per nuove scuole, o per ampliare quelle esistenti, per dar spazio ad una utenza scolastica in aumento esponenziale. Ma per questo secondo tipo di interventi, come si è detto, sono a disposizione, per tutto il territorio, solo gli 88 mila euro della Regione (che, contrariamente a quanto ha fatto lo Stato, non ha ridotto la sua quota di finanziamento rispetto all’anno scorso), per interventi però di costo non superiore ai 176 mila euro. Per accedere ai finanziamenti i Comuni debbono fare domanda alla Provincia entro il 17 aprile. La Provincia stilerà una graduatoria delle domande pervenute e la invierà in Regione, che deve definire il suo piano di interventi ed inviarlo al Ministero entro l’8 maggio. Dopo due mesi, se tutto fila liscio, il piano verrà pubblicato sulla gazzetta ufficiale e gli enti locali interessati avranno sei mesi di tempo per redigere i progetti esecutivi degli interventi. Altra notizia fornita dall’assessore e dai suoi tecnici all’incontro di oggi: si definirà domani il calendario dei sopralluoghi per verificare la sicurezza delle parti non strutturali dei nostri edifici scolastici. I sopralluoghi verranno effettuati da una équipe composta da un rappresentante del Ministero, da un rappresentante dell’ente locale proprietario e dall’insegnante della scuola responsabile per la sicurezza.

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