Nell’ambito delle iniziative previste da "Diritti umani: dal dire al fare" sono ospiti a Piacenza, da sabato scorso, quattro giovani, un bosniaco e tre sudamericani. Resteranno da noi una settimana e parleranno ai piacentini, soprattutto ai giovani piacentini, del loro impegno a tutela dei diritti umani. "Diritti umani: dal dire al fare", è come già avuto modo di dire un ciclo di proposte che Provincia e Comune di Piacenza, Regione e Svep realizzano da gennaio ad aprile per favorire percorsi ed esperienze di cittadinanza responsabile e di cooperazione. Alla proposta collaborano i Comuni di Alseno, Carpaneto, Fiorenzuola, Gossolengo, Lugagnano e Pontenure. Previsti eventi, organizzati dal Tavolo per la Pace e da altri, che vanno dalla rappresentazione di spettacoli cinematografici ad incontri con ospiti provenienti da altri Paesi. I quattro ragazzi ospiti da noi sono stati presentati agli organi di informazione oggi (23 marzo), nella sede della Provincia, dall’assessore provinciale alle iniziative istituzionali per la Pace Fernando Tribi. Operano all’interno di progetti che coinvolgono anche associazioni piacentine (progetto Mondo MLAL, pe ril Sud America, e Fiorenzuola Oltre i confini, per la Bosnia). Tribi ha colto l’occasione per ricordare come questa esperienza si leghi alla visita a Piacenza, nel mese scorso, di ragazzi del Sud-Italia. Presenti all’incontro, con Tribi, l’assessore al Sociale del Comune di Piacenza Giovanna Palladini, Rita Casalini, coordinatrice del progetto, e Danila Pancotti, di Progetto Mondo MLAL. Fitto il programma di incontri che i quattro ospiti hanno programmato con le varie istanze della comunità locale per illustrare il loro impegno a tutela dei valori della libertà, della democrazia e del rispetto dei diritti nei Paesi in cui vivono. Oggi (lunedì 23 marzo), in mattinata hanno incontrato i ragazzi del Casali, nella sede dell’Istituto, e nel pomeriggio hanno visitato il negozio equo solidale "La Pecora nera". Domani (martedì 24 marzo), dalle10,45 alle 13 incontreranno i ragazzi dell’istituto agrario Raineri – Marcora, nel pomeriggio visiteranno, guidati dai ragazzi dell’Istituto Casali, il borgo medievale di Castell’Arquato e in serata, alle 21, saranno nel ridotto del teatro Verdi di Fiorenzuola per incontrare Associazioni e Cittadinanza del borgo di val d’Arda. Mercoledì 25 marzo, dalle 10 alle 12,30 saranno ospiti dei ragazzi del liceo socio – psico – pedagogico Colombini, nel pomeriggio si recheranno allo Spazio 4 per un incontro con realtà associative giovanili locali e, alle 21, saranno all’Auditorium S. Ilario per partecipare alla tavola rotonda con tutta la città di Piacenza sul tema della partecipazione attiva giovanile (si auspica una ampia partecipazione di cittadini). Giovedì 26 marzo, dalle 8 alle 10 incontreranno a Carpaneto i ragazzi della locale scuola media, dalle 10,30 alle 13 saranno all’istituto Romagnosi e in serata incontreranno le associazioni del centro interculturale ai Giardini sonori di Stradone Farnese. Venerdì 27 giornata libera dedicata agli approfondimenti sia turistici che di conoscenza delle realtà del territorio. Emir Dzidic, l’ospite bosniaco, è uno degli educatori dell’Associazione SPEZAM, progetto rivolto ai docenti delle tre etnie che vivono in Bosnia; laureato in Pedagogia, è molto attivo nell’impegno a promuovere la tutela dei diritti umani e della pace nel suo paese. I tre ospiti sudamericani portano avanti il loro impegno a tutela dei diritti umani all’interno del progetto "Per una regione di nuovi cittadini", della organizzazione Progetto Mondo MLAL. Un progetto che riunisce vari paesi dell’America Latina sotto il comune intento di promuovere il diritto ad una cittadinanza attiva, in particolare tra i giovani. Sono José Carlo Pereira, brasiliano componente del gruppo musicale Zamboo, di Recife, che utilizza la musica per lavorare sui diritti umani, specie con riferimento ai giovani; Jaqueline Soares da Silva, brasiliana di Recife, che si è segnalata per il suo impegno alla valoziazzione di uno spaizo pubblico abbdandonato e che partecipa alle rete di discussione sdelle politiche pubbliche per la gioventù; Carmen Lopez, paraguayana conmponente di un gruppo di volontari che lavorano per diffondere l’istruzione e tutelare i diritti umani nel suo Paese, operando soprattutto tra le giovani generazioni.