Pediatria di Fiorenzuola: in rete l?attività di ecocardiografia

Nei giorni scorsi si è celebrata la giornata europea delle malattie rare, ossia delle patologie che colpiscono meno di una persona ogni duemila. Piacenza è in rete con il sistema regionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la cura di alcune malattie. Tra le unità operative coinvolte c’è la Pediatria dell’ospedale di Fiorenzuola, diretta dal dottor Ettore Pedretti, che segue i casi di sindrome di Marfan. L’attività di ecocardiografia svolta dal primario (non solo in questo ambito) è riferimento per tutta l’Azienda ed è riconosciuta anche a livello regionale.In questo senso si è consolidata negli ultimi anni una specifica attività della Pediatria di Fiorenzuola come referente per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. Il modello è quello regionale delle reti hub & spoke, fondato sulla dimensione dei bisogni e sui livelli assistenziali: alle strutture di terzo livello (centri hub) si fanno convergere domande più limitate e specifiche (casi complessi).Proprio di questi temi si è parlato nel corso di un convegno regionale dedicato alla cardiologia pediatrica che si è svolto nei giorni scorsi a Reggio Emilia, a cui ha partecipato il dottor Pedretti. L’ambito di riferimento regionale è quello del settimo Programma assistenziale a favore dei cittadini stranieri trasferiti in Italia per prestazioni di alta specialità, all’interno delle più generali politiche di cooperazione internazionale. I destinatari di tale progetto sono pazienti provenienti da Paesi extracomunitari nei quali non esistono o non sono facilmente accessibili competenze medico specialistiche per il trattamento di specifiche gravi patologie e con i quali non sono in vigore accordi di reciprocità relativi all’assistenza sanitaria. L’attività di cooperazione che la Pediatria di Fiorenzuola svolge con i Paesi in via di sviluppo è iniziata nel 2001 e ha consentito di assistere 116 bambini con problematiche cardiache gravi. Il reparto funge da spoke (raggio rispetto al centro): qui i piccoli stranieri sono sottoposti a indagini diagnostiche pre operatorie e sono poi inviati alla cardiochirurgia di Bologna (hub). Dopo l’intervento, i pazienti tornano in Valdarda per l’assistenza post operatoria e possono poi tornare a casa. L’attività di cooperazione della Pediatria di Fiorenzuola è stata possibile, oltre che per la professionalità e sensibilità del personale sanitario coinvolto e della direzione dell’Azienda Usl di Piacenza, anche per il fattivo impegno del volontariato locale, che fornisce ai bambini e alle famiglie la necessaria assistenza extra ospedaliera.

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