Parco del Trebbia, un altro passo avanti

Un altro importante passo per la costituzione del Parco del Trebbia è stato mosso oggi, nella sala Giunta della Provincia, nell’incontro tra l’assessore regionale all’Ambiente Lino Zanichelli, l’assessore provinciale alla Programmazione e allo Sviluppo Economico del Territorio, Alberto Borghi, e i sindaci dei comuni coinvolti nel progetto, ovvero Calendasco, Piacenza, Rivergaro, Gossolengo, Gazzola, Gragnano e Rottofreno. Una tavola rotonda, alla quale hanno partecipato anche il dirigente regionale Enzo Valvonesi e i colleghi provinciali guidati da Adalgisa Torselli, che è servita per indicare i prossimi passaggi verso la legge regionale che istituirà ufficialmente il parco, e che ha delineato un primo scenario di contributi per il funzionamento e lo start up. Con il Piano di Azione Ambientale saranno circa 600mila gli euro messi a disposizione (400mila dalla Regione, 200mila dalla Provincia), quindi una volta istituito il Parco, dalla Regione arriveranno fondi per circa 800mila euro, come contributo per l’avvio delle funzioni. A questi si aggiungeranno 400mila euro accantonati dalla Provincia attraverso contributi giunti dalla cave e miniere, che serviranno per la realizzazione di una sede, che inizialmente sarà ospitata all’interno del Castello di Rivalta, per la campagna di comunicazione (brochure e sito www.youtrebbia.it, in fase di allestimento) e altre iniziative, tra cui un concorso per la realizzazione del logo del Parco, che vedrà protagonisti gli studenti del Liceo Artistico "Cassinari", ma che coinvolgerà tutti i cittadini per votare il bozzetto migliore. "E’ una giornata storica – sottolinea l’assessore Borghi -, perché ormai siamo convinti di poter arrivare alla legge esecutiva entro maggio. Da quel momento il Parco sarà una realtà, che porterà grandi benefici a tutto il territorio". Entusiasmo che si riscontra anche nelle parole dell’assessore Zanichelli. "Con il Parco non parleremo solo di tutela – osserva -, ma anche di opportunità. Il nostro obiettivo è realizzare una rete di aree protette, che attraverso una Agenzia di sviluppo locale possa promuovere prodotti e territorio anche al di fuori dei confini provinciali. Pensiamo, ad esempio, ad un collegamento con le Cinque Terre, per dare a quei turisti un’offerta ancora più ampia, spostandosi solamente di qualche chilometro sul nostro appennino. A questo punto, siamo altrettanto convinti che i comuni che non hanno voluto aderire, saranno loro a chiederci di poter far parte del Parco". Soddisfazione è stata espressa anche da Fabio Panizzari, assessore all’Ambiente del Comune di Rottofreno. "Se il 2008 è stato l’anno del Trebbia, speriamo che il 2009 sia l’anno del Parco del Trebbia – dice -. Credo che questo progetto sia lodevole per diversi aspetti, uno dei quali è dato dal fatto che l’uomo non è solo parte integrante del sistema natura, ma diventa un fruitore del bene. E’ questo, a mio avviso, il passaggio cruciale nel quale si racchiude l’importanza del Parco".

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