Ato: no agli aumenti delle tariffe dei rifiuti

L’assemblea dell’Agenzia d’Ambito ha deciso di rinviare la decisione relativa agli indirizzi per la definizione delle tariffe 2009. Il "parlamentino" dei sindaci, cui spetta la programmazione delle politiche relative alla gestione dei rifiuti e al trattamento delle acque, sarà chiamato ad esaminare e a votare, entro il 31 marzo, una nuova proposta che riveda insieme al gestore Enìa lo sviluppo e il dispiegamento sul territorio di alcuni servizi, con la finalità di non incrementare le tariffe nel 2009.  La richiesta di non procedere ad una rimodulazione tariffaria nell’anno in corso è stata sollevata da parecchi sindaci, che hanno posto l’accento sulla pesante congiuntura economica negativa in atto, sottolineando la necessità di non aggravare in alcun modo l’imposizione nei confronti dei cittadini e delle attività produttive. Istanza recepita dal presidente dell’assemblea Roberto Reggi, che tuttavia ha sottolineato la necessità di abbinare la scelta di mantenere invariate le tariffe con un ridimensionamento, da definire con il soggetto gestore Enìa, del piano di sviluppo e potenziamento di alcuni servizi già pianificati. La proposta portata all’attenzione dei sindaci oggi prevedeva una sostanziale invarianza del listino prezzi praticato del soggetto gestore: dopo la trattativa con Enìa, l’Ato aveva ottenuto infatti che non fosse applicato l’adeguamento del tasso di inflazione (3,3 % nel 2008). Erano soltanto stati adottati alcuni aggiustamenti legati a una più attenta considerazione dei costi relativi a servizi specifici, e le variazioni comunque si compensavano nell’insieme a livello di ambito provinciale. L’ipotesi licenziata dal consiglio di amministrazione prevedeva pertanto un incremento medio della tariffa del 2,9 % (- 0,4 rispetto all’indice dell’inflazione pari al 3,3 % nel 2008). La variazione dei costi per ogni singolo comune veniva ricompresa entro la soglia massima del 4 % e quella minima di zero, anche con l’intento di proseguire il processo di riallineamento delle tariffe fra tutti i comuni, finalizzato ad omogeneizzare la situazione impositiva sul territorio. Sempre nel corso dell’assemblea, l’assessore provinciale Gianluigi Ziliani ha illustrato le linee guida del Piano regionale di azione ambientale. Si tratta di risorse che la Regione assegna alla Provincia di Piacenza per il cofinanziamento di progetti per il miglioramento della qualità ambientale del territorio. Le risorse messe a disposizione ammontano complessivamente a oltre 10 milioni di euro: i comuni e la stessa Provincia possono acquisire una quota consistente di finanziamenti  (dal 50 al 75 % del valore del progetto) presentando i progetti entro il 31 marzo prossimo. Le aree di intervento stabilite sono tre: il miglioramento della qualità dell’aria (a disposizione 1,511,250 euro), la riduzione della produzione dei rifiuti (438,750 euro) e l’incremento della biodiversità (420,536 euro). Rinviata anche la modifica prevista dell’assetto dell’Agenzia d’ambito, destinata a trasformarsi in convenzione (Cato). La Corte dei Conti ha infatti sollevato obiezioni rispetto al reintegro in Provincia del personale assegnato alle Agenzie.

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