Il sindaco incontra gli interinali di Astra

Il sindaco Roberto Reggi ha incontrato questa mattina in Municipio due rappresentanti dei lavoratori di Astra, Giuseppe Gualazzini delle Rsu aziendali e Paolo Panarelli, entrambi dipendenti della ditta piacentina, che insieme ad altri 15 colleghi rischiano di non vedere rinnovato il proprio contratto, in scadenza all’inizio di aprile. Sono infatti 17, come ha appreso il sindaco oggi, i lavoratori che, dopo 2 anni come interinali e altri 16 mesi a tempo determinato presso Astra, potrebbero non essere riconfermati dall’azienda, anche a fronte di esuberi negli altri stabilimenti italiani del gruppo Iveco. Una situazione che, come hanno riferito Gualazzini e Panarelli, "già nel dicembre 2008 aveva portato alla mancata riconferma di altri 14 dipendenti di Astra al termine del primo contratto a tempo determinato. Ci sono poi, oltre al gruppo di cui facciamo parte noi, altri colleghi con lo stesso profilo professionale, la cui scadenza contrattuale è prevista alla fine di aprile, che non hanno notizie in merito al proprio futuro lavorativo".  "Pur non potendo incidere direttamente sulle scelte delle imprese private – ha commentato il sindaco Reggi – credo sia doveroso, da parte delle istituzioni, prestare attenzione alle conseguenze reali che la crisi economica ha sulla vita delle persone e delle loro famiglie. In un momento di generale difficoltà per il mondo produttivo e per la realtà occupazionale, anche sul nostro territorio, è essenziale che la politica, il tessuto industriale, le associazioni di categoria proseguano nel confronto concreto e approfondito su questi temi, sia per individuare le possibili soluzioni, sia per approntare i necessari strumenti di tutela a favore dei lavoratori che vivono, direttamente, le ripercussioni della crisi". Assicurando il proprio impegno nel prendere contatti con la dirigenza di Astra, innanzitutto per comprendere meglio il quadro della situazione, il sindaco ha ribadito la propria solidarietà ai dipendenti che non hanno la certezza di essere riconfermati, sottolineando la necessità di introdurre ammortizzatori sociali che possano salvaguardare anche i lavoratori precari e attivando contatti volti a promuovere altre opportunità di occupazione.

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