"Esprimo un giudizio positivo, noi dell’opposizione lo chiedevamo da tempo", così Luigi Francesconi (PdL) sugli accordi di collaborazione recentemente siglati dai Governatori di Emilia-Romagna e Lombardia aventi come oggetto l’Expo 2015 ed il federalismo."Il mio timore – prosegue – è che Piacenza possa essere bypassata, favorendo flussi turistici e di capitali verso Bologna e la Romagna, direttamente collegate a Milano dall’Alta Velocità.Una conferma ai miei timori viene dalla mancata citazione dell’Università Cattolica di Piacenza tra gli Atenei che dovranno assumere un ruolo guida nell’ambio della ricerca agroalimentare, elenco che comprende invece Parma, Brescia e Lodi. Inoltre non è stato riconosciuto alcun ruolo particolare alla Provincia emiliana nell’ambito della definizione degli accordi. Per ragioni di prossimità geografica, economica, storica e culturale, nonché per la grande tradizione che ha per quanto riguarda la produzione e l’innovazione in campo agroalimentare, ritengo, invece, che Piacenza dovrebbe avere un ruolo di primo piano sia per quanto riguarda il coordinamento delle azioni e delle iniziative in vista dell’Expo 2015.La Regione deve riconoscere anche formalmente questo ruolo e valorizzarlo, poiché le grandi aspettative che l’evento internazionale ha creato a Piacenza non restino deluse ma si trasformino in un’occasione di crescita per il territorio attraverso la costruzione di nuove ed indispensabili infrastrutture, il potenziamento dei sistemi produttivo, agricolo e turistico.Chiedo, altresì, che la collaborazione non si limiti all’Expo, ma anche ad altri temi particolarmente caldi che hanno sempre Piacenza come protagonista: in particolare il trasporto ferroviario."