Piazza Cavalli, duro attacco all’amministrazione, ma anche all’opposizione da parte dell’artista Alberto Esse, che chiede lo stop dei lavori. A suo avviso è necessario procedere ad una ridefinizione del progetto di sistemazione della piazza con l’attiva partecipazione dell’Assessorato alla Cultura, dell’Assessorato alla Riqualificazione Urbana e della Società civile nelle sue diverse articolazioni. Segue l’intervento di Esse:"Il buon senso prevalga sull’arroganza"Sono favorevole ad un processo di ulteriore verifica che porti ad una riduzione delle lastre da cambiare dal 10 ( o 12) al 5 per cento." Questa onesta ammissione del Sovraintendente Serchia venuta alla fine di una giornata di sopraluoghi, dibattiti in Consiglio Comunale e nell’assemblea al S. Ilario sono di enorme importanza perchè, nel difendere le proprie scelte, l’amministrazione si era sempre nascosta dietro la Sovraintendenza . E il sindaco Reggi, con questo paravento, aveva, in Consiglio Comunale messo una pietra (tombale) su ogni ulteriore esitazione sostenendo che il progetto andava benissimo, che i lavori si stavano facendo al meglio, che l’Assessorato ai Lavori Pubblici e gli uffici avevano tutto il suo sostegno.Ma se ora anche il Sovraintendente, pubblicamente ammette che è possibile un ripensamento che porti ad una riduzione delle pietre da cambiare da circa 400 a circa 200 questo significa:1)Che il progetto comunque ha avuto delle carenze tecniche e metodologiche.2)Che se l’amministrazione, come sostenuto in Consiglio Comunale, non rivede il progetto si assume in pieno, senza più nessun alibi, almeno la responsabilità di aver sostituito 200 lastre recuperabili.3)Che se ora è emersa questa possibilità di ridurre il numero delle lastre da cambiare ciò è dovuto esclusivamente alle denunce della società civile in assoluta mancanza di un qualsiasi processo partecipativo e di trasparenza nelle scelte che non convincono nessuno. Ribadisco quì la richiesta che le foto delle lastre da cambiare siano rese di dominio pubblico ed almeno pubblicate nel sito del Comune che ha una sezione dedicata alla partecipazione!Adesso basta. Questa vicenda dimostra come a Piacenza , al di là delle continue promesse dell’amministrazione in fatto di partecipazione e dei silenzi dell’opposizione che si sveglia sempre solo dopo che la società civile si è mossa:non è più tollerabile una situazione in cui i valori culturali, artistici, architettonici, urbanistici di questa città siano lasciati in mano all’ Assessorato dei Lavori Pubblici ed ai suoi uffici mentre l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alla Riqualificazione Urbana, creato appositamente appunto per curare la riqualificazione della città sono ignorati. La bellezza e lo sviluppo di una città non è solo una questione di lavori pubblici.Non è più tollerabile la totale mancanza di trasparenza, la liquidazione di ogni parvenza di partecipazione, il permanere dell’attuale situazione di disgregazione ed anche, in alcuni casi, di illegittimità delle Consulte che questo caso ha messo definitivamente in luce.non è più tollerabile il giochino delle parti che anche in questa occasione si è avuto tra amministrazione ed opposizione di centrodestra entrambe incapaci di essere espressione reale della società.A questo punto non servono a niente nuove promesse o ordini del giorno di comodo, ma serve un solo fatto: che i lavori siano fermati e si proceda ad una ridefinizione del progetto di sistemazione di Piazza Cavalli con l’attiva partecipazione dell’Assessorato alla Cultura dell’Assessorato alla Riqualificazione Urbana e della Società civile nelle sue diverse articolazioni. Questo sarebbe buon senso, il resto solo inutile arroganza."