Terme di Bobbio, le proposte del comitato: “Questione di interesse pubblico”

Si torna a parlare delle terme di Bobbio. Dopo mesi di incontri con le amministrazioni e assemblee con i cittadini della valle, il comitato terme della Val trebbia ha prodotto una sintesi e delle prime proposte che sono state esplicitate attraverso una petizione che come Comitato abbiamo in queste settimane inviate ai vari livelli amministrativi interessati alla questione (Sindaco di Bobbio, Unione dei Comuni, Provincia e Regione). La petizione presentata dal Comitato pone un problema semplice. Il recupero della risorsa termale è o no questione di interesse pubblico, per le ricadute che questa avrebbe sull’intera valle Trebbia (e non solo) e per il supporto che produrrebbe al rafforzamento ed alla qualificazione del presidio sanitario (Os-Co) di Bobbio.

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L’area di San Martino, dopo il fallimento delle varie aste e l’abbassamento notevole del prezzo per la sua eventuale acquisizione può rientrare nell’interesse pubblico per una sua destinazione funzionale alla valorizzazione della risorsa termale?.

La soluzione di queste problematiche richiede una progettazione ed una visione organica della possibile risposta che può venire solo da un intervento ed una programmazione pubblica.

Sulla petizione e sulle proposte in essa contenute abbiamo finalmente ottenuto, lo scorso 6 dicembre, un incontro con l’assessorato all’ambiente e territorio della regione. Presente anche uno staff tecnico facente capo all’assessorato alla salute. Un confronto che ha potuto avvalersi anche di un primo report (lo studio, ancora in corso, dovrebbe concludersi a gennaio) sullo stato di valutazione avviato da uno studio geologico sullo stato della sorgente termali e la sua captazione.
Abbiamo segnalato all’ass. Gazzolo i primi dati emersi dallo studio geologico sulla faglia e la sua compatibilità con acque termali, tra sorgenti Carlone, S. Martino, vecchie terme e Rio Foino che dimostrano dati interessanti che aprono possibilità per un progetto organico.

Partendo anche dalla nostra petizione abbiamo quindi argomentato l’urgenza, la fattibilità e l’utilità di avviare iniziative e verifiche sulla possibilità di acquisire all’interesse pubblico il terreno di S. Martino, non solo per recuperarne lo stato di degrado ma anche perchè la sua posizione è (a parer nostro) quanto di più compatibile per dare concretezza al ripristino della risorsa termale.

Sulle richieste della Petizione abbiamo ottenuto dalla Regione un impegno ad approfondire ed a rivederci. L’ass. Gazzolo ci ha quindi riconvocati (presumibilmente entro gennaio) per quando sarà disponibile la relazione geologica conclusa.

Non è ancora una precisa dichiarazione di interesse a procedere nella direzione da noi proposta ma consideriamo già positivo l’aver aperto un tavolo di confronto con la regione. Da qui l’impegno del Comitato a non far venire meno il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati ed a continuare l’iniziativa.
Per questo il comitato terme della val Trebbia organizza una riunione di valutazione sull’incontro in regione ed in preparazione del prossimo incontro di gennaio.

Il Comitato Terme val Trebbia è quindi convocato lunedì 17 dicembre, dalle ore 21, presso la saletta Auser di Travo (all’interno del castello). L’incontro è aperto al contributo di tutti